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Consulenti (ex-promotori), il mercato si aspetta un rally

6/18/2012 | Roberto Abate

Il verdetto delle elezioni greche potrebbe non bastare a placare i mercati, si legge in un recente outlook di Deutsche Bank. Cruciali saranno le prossime due settimane. Per Credit Suisse restano al 20% le chance di un'uscita di Atene


Le prossime due settimane saranno cruciali per i mercati. Gli investitori  sono in attesa del verdetto del prossimo incontro del G20 (in Messico alla fine di questa settimana) e della Ue (il 28 e 29 giugno) . Il risultato della consultazione elettorale greca, infatti, potrebbe non bastare a placare il nervosismo e, forse, non saranno sufficienti nemmeno i prossimi summit. Così si legge nell’ultimo outlook settimanale di Giorgio Mascheroni, cio di Deutsche Bank Italia, che sottolinea come il problema del debito pubblico in Europa sia ormai essenzialmente politico.


La Spagna, prosegue il report, dopo aver richiesto un intervento a salvaguardia del suo sistema finanziario, ha ottenuto aiuti per 100 miliardi di euro, sono ampiamente sufficienti e le riforme strutturali messe in atto negli ultimi anni sembrano in grado di garantire al Paese iberico di superare la fase critica della crisi. La Francia dopo l’elezione di Hollande ha iniziato un braccio di ferro con il governo tedesco e sinora sembra immune dagli attacchi speculativi ma è una direzione sbagliata e, prima o poi, i mercati reagiranno in maniera brusca. In Grecia, prosegue l'outlook,con la vittoria dei partiti pro euro, è più facile oggi un supporto al Paese da parte della Troika anche se è solo il primo passo di un cammino che si presenta ancora lungo ed impervio. Secondo Credit Suisse la probabilità di una uscita del paese ellenico dall'area Euro rimane del 20%, con un 10% di probabilità di un completo break up dell'Eurozona.


E l’Italia? Il nostro Paese, prosegue l'outlook di Deutsche Bank, dopo un inizio d’anno promettente in termini di riguadagnata fiducia, sta soffrendo il momento economico internazionale. Il Paese è sano, secondo gli analisti della banca tedesca, ma se le riforme del governo Monti non convinceranno gli investitori, sarà necessario un pesante intervento della Bce a supporto del mercato obbligazionario governativo; nessun salvataggio – stante le dimensioni del Paese – sarebbe altrimenti possibile.


Sui mercati azionari, si legge nell'outlook, gli investitori si tengono pronti nell'eventualità di un rally, ma rimangono prudenti e indecisi, dopo il nervosismo e l’ampia volatilità della settimana scorsa che ha preceduto le elezioni greche e che ha seguito il salvataggio spagnolo. Sui mercati obbligazionari, c'è tantissima tensione su quelli sovrani: la speculazione, ma anche la sfiducia, si abbattono sull'area mediterranea e l'Italia è finita nel mirino. Ancora bene i corporate, anche se sono ormai cari a tutti i livelli.
 

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