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5/23/2012 | Roberto Abate
I dati macro degli USA hanno rallentato, mentre la delusione di quelli cinesi hanno incrementato i timori di un possibile atterraggio duro dell’economia di Pechino. Ma in cima a queste preoccupazioni, si legge in un recente outlook sui mercati azionari di Goldman Sachs, c’è il corrente ciclo economico che è in una fase di rallentamento e che potrebbe entrare in una fase di contrazione, in cui i prezzi delle azioni tenderanno a performare male. Nel frattempo la situazione politica in Europa è tornata al centro dell’attenzione degli investitori che temono le conseguenze di una rottura disordinata dell’euro e altri rischi correlati alla crisi dell'Eurozona.
La maggior parte dei mercati azionari, prosegue l'outlook, sembra aver ampiamente scontato l’ambiente economico prospettato nello scenario delineato, anche se i prezzi non sono ancora posizionati al ribasso per il rischio sistemico. Molti di questi rischi, infatti, dipendono largamente dalla politica o dallo sviluppo delle politiche che sono difficili da prevedere con precisione. Il team di analisti di Goldman Sachs si attende, quindi, sul breve periodo un ulteriore calo dei mercati azionari.
Ma con delle eccezioni: in Europa il team raccomanda il DAX (Germania) rispetto al CAC (Francia) così come preferisce il mercato interno USA, soprattutto i titoli delle società straniere esposte al mercato americano. In tutte le regioni, infine, fari puntati sulle aziende di qualità, con bilanci solidi, forte crescita e bassa volatilità nei ritorni, e società che abbiano la capacità di sostenere i loro dividendi.
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