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5/22/2012
Fitch sottolinea come il piano di consolidamento fiscale preparato da Tokyo sia troppo «lento» visto che prevede un calo del rapporto debito/Pil solo a partire dal 2021.
Il punto cruciale, peraltro, è l'aumento dell'Iva sui beni di consumo dal 5 al 10%, ma dovrebbe entrare in vigore solo nell'anno fiscale 2015. A favore del Giappone comunque gioca l'eccezionale flessibilità di finanziamento del debito sovrano, che vanta anche bassi tassi nominali, e la grande quantità di risparmio privato, che continua a investire nei titoli domestici.
Nel lungo termine, il paese deve però fare i conti, conclude l'agenzia, «con la debolezza strutturale data dal suo profilo demografico con un calo della popolazione attiva che va avanti dalla metà degli anni Novanta, mentre l'invecchiamento aggiunge ogni anno un peso pari a circa lo 0,2% del Pil sui conti della sicurezza sociale»
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