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Autorizzati a Londra gli ETP in criptovalute. Ecco le tre case di gestione già pronte

5/24/2024 | Daniele Barzaghi

Per il momento i prodotti saranno disponibili soltanto per investitori professionali. Negli Stati Uniti l'80% degli acquirenti è retail.


La Financial Conduct Authority, l’autorità di regolamentazione finanziaria britannica, ha autorizzato la vendita dei primi prodotti passivi (Etp) in criptovalute: le negoziazioni alla Borsa di Londra potranno partire dal prossimo martedì 28 maggio.

Nello specifico la FCA ha autorizzato le case di gestione 21Shares, Invesco e WisdomTree a quotare ETP che investono in bitcoin e ether, i due token digitali più popolari. 

I prodotti saranno tuttavia disponibili soltanto per investitori professionali poiché la FCA ha stabilito che "i derivati cripto sono inadatti per gli investitori individuali a causa del danno che pongono"; posizione in contrasto con diverse borse valori europee (la Svezia li autorizzò un decennio fa), nonché di Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Hong Kong e Stati Uniti. Negli Usa, ad esempio, gli ETF in Bitcoin hanno raccolto ormai 50 miliardi di dollari e l’80% è detenuto da investitori retail.

"Londra ospita uno dei mercati dei capitali più profondi e liquidi al mondo, con un comprovato interesse istituzionale per le criptovalute" ha confermato la co-fondatrice di 21 Shares, Ophelia Snyder (a destra in foto insieme al socio e ceo, Hany Rashwan), che ha annunciato che offrirà i suoi ETP con commissioni dell’1,49%.

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