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6/19/2012
La difficile situazione in Grecia e la posizione del governo francese in cerca di consensi per creare una maggioranza parlamentare hanno reso i mercati molti dipendenti dalle vicende politiche. Ma se la situazione dell’Europa non peggiorerà al punto di far vacillare questa dinamica, si legge nell'ultimo outlook mensile di Carmingnac Gestion, gli Stati Uniti continueranno ad offrire opportunità di investimento interessanti nei settori della tecnologia, dell'energia o dei beni di consumo destinati all'universo emergente. Quanto ai paesi emergenti, dovranno assumere la delicata gestione del rallentamento delle loro economie.
La concentrazione dei flussi verso gli asset rifugio (la Germania può ormai ricorrere a finanziamenti a due anni gratuiti e il dollaro ha toccato il massimo rispetto all’euro dall'estate 2010), il timore di una fuga di capitali nonché le richieste di una nuova iniezione di liquidità da parte della BCE evidenziano l’importanza dei movimenti di liquidità nell'evoluzione della crisi, prosegue l'outlook.
Per quanto riguarda le strategie di investimento nel reddito fisso, Carmignac fa notare come nel mese di maggio, di fronte al deterioramento dei tassi di rifinanziamento degli Stati europei periferici, i Bund tedeschi e i Treasury statunitensi a 10 anni hanno toccato, rispettivamente, i minimi storici dell'1,2% e 1,56%. La nostra gestione obbligazionaria, prosegue l'outlook, che aveva incrementato dalla fine di marzo la propria sensibilità ai tassi (raggiungendo rispettivamente il 5.6, 8.8 e 2.5 per Carmignac Patrimoine, Carmignac Global Bond e Carmignac Sécurité), ha colto correttamente questa tendenza. Le obbligazioni societarie dell'universo emergente, la cui ponderazione è aumentata nel corso del mese, invece, hanno dato prova di maggiore stabilità e i loro rendimenti più elevati, spiega la casa di asset management francese, hanno contribuito alla performance positiva di Carmignac Emerging Patrimoine e Carmignac Global Bond nel mese di maggio (rispettivamente 1,38% e 8,48%).
Sul fronte delle valute, dopo una resistenza di tre mesi e un’oscillazione tra l’1,30 e l’1,35 rispetto al dollaro, l'euro ha finalmente iniziato a calare. I crescenti pericoli che minacciano l'Eurozona hanno, di fatto, generato una netta flessione della moneta unica che in un mese ha perso il 6,58% rispetto al dollaro e l'8,25% contro lo yen. La notevole esposizione di Carmignac Investissement e Carmignac Patrimoine a queste due valute, sottolinea la casa di gestione, ha significativamente contribuito a proteggere la performance dei due fondi.
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