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Mobius: "Sbaglia chi parla di atterraggio della Cina"

5/2/2012 | Massimo Morici

Per il guru di Franklin Templeton, la view sul lungo periodo rimane positiva. Ecco i temi d'investimento che offrono maggiori opportunità


A risolvere uno dei dilemmi che affliggono quest'anno gli investitori, soprattutto i rialzisti, l'atterraggio duro o morbido dell'economia cinese, ci pensa Mark Mobius (nella foto), executive chairman del gruppo Emerging Markets di Franklin Templeton, in un post di oggi pubblicato sul suo blog. Per il guru degli investitori nei mercati emergenti non ci sono dubbi: si tratterebbe di un problema semantico o, se si vuole, di una forzatura giornalistica in uso tra gli economisti, perché quello cinese non può essere considerato propriamente un "atterraggio". Come si può parlare di atterraggio morbido o duro, si chiede Mobius, quando ci si aspetta una crescita cinese del 7,5% nel 2012? Di solito, spiega, si parla di  "hard landing" di fronte a un crollo che porta alla recessione: e per Mobius non è questo il caso in questione.


Di atterraggio morbido (soft landing), d'altra parte, si parla in occasione di un calo della crescita  del 2 – 3% che, ancora, non sembra esserci nelle carte. “Molti economisti, poi, usano questi termini senza definire che cosa intendano - sottolinea ancora Mobius – con la World Bank che sembra utilizzare questa espressione di fronte a un graduale rallentamento della crescita dall'8 al 7% o dal 10 all'8%, ma anche in questo caso non sembra essere del tutto un atterraggio".


Il guru di Franklin Templeton snocciola alcuni dati a sostegno della sua visione che rimane sul lungo termine ancora positiva: nel primo trimestre di quest'anno la crescita della Cina si è attestata all'8,1%, in ribasso dall'8,9% dell'ultimo trimestre 2011. La produzione industriale è aumentata all'11,9% e le vendite retali del 15% nel primo trimestre di quest'anno. Le entrate pro capita nelle zone urbane sono aumentate del 10%, in quelle rurali del 13,3%. Anche i dati sul settore manifatturiero (+25%) e sul settore immobiliare (+24%), sebbene in flessione rispetto allo scorso anno, secondo Mobius non sono affatto da buttare.


“I temi d'investimento – conclude - in generale rimangono focalizzati sui consumi e sulle commodity: vediamo come i consumatori cinesi stiano continuando a guadagnare peso e come la macroeconomia cinese si stia muovendo da un modello basato sulle esportazioni a uno spinto dalla domanda domestica. Così come ci aspettiamo che la domanda per le commodity rimanga forte  così come in altri mercati emergenti”.

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