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3/27/2018
Stop dell'Esma alla vendita di opzioni binarie agli investitori al dettaglio nella Ue e paletti più stretti alla commercializzazione dei CFD. Le misure adottate dall'autorità europeaper la vendita dei CFD alla clientela retail prevedono: la fissazione dei limiti dell’effetto leva sull’apertura delle posizioni; una chiusura automatica al raggiungimento del margine in base al conto; una protezione da saldo negativo in base al conto; l’interdizione al ricorso a incentivi da parte di un fornitore di CFD nonché un avviso sui rischi specifici per l’azi enda trasmesso in modo standardizzato. Le misure sono state concordate dal consiglio delle autorità di vigilanza dell’ESMA il 23 marzo 2018 (leggi qui le FAQ dell'ESMA)
L’Esma ricorda che, come stabilito dal MiFIR, può solo introdurre misure d’intervento temporaneo su base trimestrale e che, entro la fine del trimestre, "vaglierà la possibilità di prorogare le misure per altri tre mesi". Per l’authority europea guidata da Steven Maijoor, sussiste un serio timore per la tutela degli investitori in relazione ai CFD e alle opzioni binarie offerte alla clientela retail. "La fissazione dei limiti dell’effetto leva sull’apertu ra delle posizioni; una chiusura automatica al raggiungimento del margine in base al conto; una protezione da saldo negativo in base al conto; l’interdizione al ricorso a incentivi da parte di un fornitore di CFD nonché un avviso sui rischi specifici per l’azi enda trasmesso in modo standardizzato".
Le analisi svolte dalle varie Consob europee sulle negoziazioni di CFD nelle diverse giurisdizioni dell’UE mostra che il 74-89 % dei conti al dettaglio è generalmente in perdita sugli investimenti effettuati, con perdite medie che vanno da 1.600 euro a 29.000 euro per cliente. "Le misure che l’ESMA ha convenuto e annuncia oggi garantiranno una maggiore tutela per gli investitori nell’UE assicur ando un livello minimo comune di protezione per gli investitori al dettagl io. Per la prima volta le nuove misure sui CFD assicureranno che gli investitori no n possano più perdere importi superiori a quanto investito, limiteranno l ’uso della leva finanziaria e degli incentivi e forniranno un avviso sui rischi per gli investitori" ha detto Maijoor.
"Quanto alle opzioni binarie, il divieto che l’ESMA rende pubbli co è necessario per tutelare gli investitori, alla luce delle peculiarità di que sti prodotti. La combinazione di una promessa di alti rendimenti e piattaforme digitali che favoriscono le negoziazioni, il tutto in un ambiente di tassi di interesse storicamente bassi, ha creato un’offerta interessan te per gli investitori al dettaglio. Tuttavia, la complessità intrinseca dei prodotti e il corrispondente effetto leva eccessivo (nel caso dei CFD) hanno com portato perdite significative per tali investitori. Un approccio paneuropeo è necessario data la natura transfrontaliera di questi prodotti e l’intervento dell’ESMA risulta es sere lo strumento più idoneo ed efficiente per affrontare l’importante questione della tutela degli investitori" ha concluso Maijoor.
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