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Consob, capitali alle PMI grazie a un fondo di fondi

5/11/2015 | francesco.darco e massimo.morici

Ad affermarlo il presidente Giuseppe Vegas che invita l'Europa a realizzare un Testo Unico della Finanza Europeo, partendo dalla Capital Markets Union


Il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, spinge l'acceleratore sul tema finanziamento alle Piccole e Medie Imprese. Nel corso dell'incontro annuale con il mercato finanziario, svoltosi nella giornata di lunedì 11 maggio presso la sede dell'Expo 2015, Vegas ha auspicato la nascita di "un sistema di fondi che faccia perno su un 'fondo di fondì in grado di raccogliere presso primari investitori istituzionali risorse da convogliare in strumenti d'investimento dedicati alle Pmi quotate, in modo da garantire un adeguato volume di scambi". Obiettivo avvicinarsi maggiormente al sistema americano che vede un peso limitato delle banche sul tema finanziamento alle imprese (solo il 4% contro il 52% dell'Italia). Ma è determinante il ruolo dei fondi pensione, il cui ruolo sul mercato azionario italiano, ha ricordato Vegas, è "ancora troppo limitato".

 

I fondi pensione italiani, ha ricordato, investono solo il 20% in azioni e meno dell'1% in titoli di Piazza Affari, a fronte di una media del 40% in area Ocse e del 50% negli Usa. Il presidente della Consob ha però sottolineato che "il passaggio da un sistema finanziario incentrato sulle banche a un sistema dove i mercati hanno un ruolo crescente impone un rafforzamento della tutela degli investitori". Va in questa direzione la scelta della Consob di anticipare l'entrata in vigore della Mifid 2, prevista per gennaio 2017, introducendo regole più stringenti sulla distribuzione dei prodotti complessi e l'avvio di "un piano di investor education che si caratterizza per l'individuazione delle diverse tipologie di destinatari".

 

Ma il messaggio più forte Giuseppe Vegas l'ha mandato all'Unione Europea: "Con la banking union è stato definitivamente spazzato via quell'approccio campanilistico, che aveva contraddistinto molti ambiti della vita delle banche europee" ha affermato Vegas, ma il processo non è "completo e definitivo. Per realizzare un vero e proprio livellamento del piano di gioco occorre intervenire su molti altri comparti della regolamentazione che insistono sul mercato del credito, a partire dalle norme civilistiche e fallimentari". Non solo. Occorre "un disegno più ampio, volto a promuovere tutte le diverse forme di finanziamento delle attività produttive, Per questo motivo non si può che apprezzare l'iniziativa della Commissione europea che ha ritenuto che fosse giunta l'ora di dare vita al progetto di una unione dei mercati dei capitali realmente integrata", riprende il presidente della Consob e ricorda che la proposta di Bruxelles, al momento in consultazione, "pone un obiettivo di carattere molto ambizioso: agevolare il finanziamento delle imprese, soprattutto di piccole e media dimensione, aprendo loro l'accesso al mercato finanziario e consentendo una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento". La vera sfida sarà la nascita di un Testo Unico della Finanza Europeo. E la Capital Markets Union può "rappresentare il cruciale punto di passaggio verso una vera unione economica e fiscale" ha concluso Vegas.

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