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4/23/2015
La Consob ripensa l’iter sanzionatorio in chiave garantista. La novità, si legge in una nota della Commissione, consiste nel rendere accessibili ai diretti interessati le valutazioni conclusive sulla sussistenza e la gravità della violazione che – stando al procedimento attuale - l’ufficio sanzioni amministrative sottopone, al termine dell’istruttoria, alla Commissione. Con ciò i soggetti interessati verrebbero ad avere (a richiesta) la facoltà di interloquire direttamente con il collegio prima che esso eserciti le sue funzioni decisionali sugli eventuali provvedimenti sanzionatori da adottare.
Pertanto è introdotta un’ultima opportunità di difesa (a mezzo di controdeduzioni scritte) anche nei confronti del collegio e non più soltanto dell’ufficio sanzioni amministrative. In merito, la Consob ha avviato mercoledì 22 aprile una consultazione pubblica sulle modifiche del regolamento in materia di procedimenti sanzionatori che si chiude il 13 maggio. Per effetto delle modifiche proposte il tempo massimo del procedimento passerebbe dagli attuali 180 giorni a 200 giorni. Questo per mettere la Commissione in condizione di valutare le controdeduzioni presentate dagli interessati in merito alla sussistenza e alla gravità delle violazioni, come rappresentate dall’Ufficio sanzioni amministrative nelle proprie proposte.
L’iniziativa di sottoporre a verifica l’iter sanzionatorio – riformato da ultimo nel dicembre 2013, quando sono stati dimezzati da 360 giorni (540 per i residenti all’estero) a 180 i tempi dei procedimenti – nasce a seguito di una valutazione di opportunità da parte della Commissione, in modo da evitare una valanga di ricorsi a seguito di una recente sentenza del Consiglio di Stato che lo scorso 26 marzo ha sostenuto l’incompatibilità tra il procedimento sanzionatorio della Consob e alcune norma del TUF.
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