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Prodotti complessi, siamo a rischio paternalismo?

4/16/2015 | Marco Tofanelli

Con la comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi, la Consob ha dettato le sue raccomandazioni in materia.


Con la comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi, la Consob ha dettato le sue raccomandazioni in materia, prendendo le mosse dalle due opinion dell’Esma del 7 febbraio e del 27 marzo. Ma quali obiettivi persegue l'autorità di vigilanza italiana? Siamo di fronte una misura in senso lato di product intervention, manifestazione quindi del (peggior) approccio paternalistico che finisce col rinnegare la libertà di scelta degli investitori retail?

 

Non è questa la situazione nella quale sembra collocarsi la Comunicazione della Consob. Sembra, anzi, che l’intervento sia volto invece proprio a porre le condizioni per prevenire il ricorso a questi percorsi estremi: è la sfida che il contesto normativo complessivo pone alle Autorità nella duplice veste di regolatori e (ancor prima, ancor più) di supervisori attenti a verificare la compliance degli assetti organizzati, delle regole di condotta e dei sistemi di governance degli intermediari allo spirito delle normative europee.

 

Qual è quindi la finalità della raccomandazione Consob? La risposta nella riflessione a firma Marco Tofanelli disponibile sul sito FCHub.it, un’iniziativa on line dell’editore della Rivista Bancaria – Minerva Bancaria.

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