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Consob, a rischio la tutela degli investitori italiani

5/9/2011 | Francesco D'Arco

La complessità delle regole può risultare dannosa per i risparmiatori. Ad affermarlo il presidente della Consob Giuseppe Vegas che ha puntato il dito sulla forte disomogeneità esistente tra i sistemi di vigilanza europei. Un esempio? Il prospetto informativo dei prodotti finanziari


 

E' alto il rischio che si "abbassi di fatto il livello di tutela geli investitori italiani". A lanciare l'allarme, nel corso del suo primo incontro con il mercato finanziario è stato il presidente della Consob Giuseppe Vegas, che ha puntato il dito sulla forte disomogeneità oggi esistente tra i sistemi di vigilanza europei. 
 
"La complessità delle regole non aiuta lo sviluppo del sistema finanziario e può risultare dannosa per la tutela del risparmiatore" ha subito chiarito Vegas nel suo discorso. "E' necessario un sistema di norme chiare e di semplice applicazione supportato da un sistema sanzionatoria inflessibile". 
E, secondo il presidente dell'autorità di vigilanza, un esempio di "regolazione eccessivamente complessa" e inadeguata arriva dalla disciplina sui prospetti informativi.
 
"Non solo i prospetti contengono informazioni non adeguate rispetto alle esigenze conoscitive e alla cultura finanziaria media degli investitori al dettaglio" afferma Vegas, "ma si sono affermate prassi di vigilanza molto diverse in ambito europeo, che vanno dalla semplice verifica della presenza delle informazioni richieste dalla disciplina (cosiddetto box ticking) fino a controlli molto pervasivi", creando di fatto una sorta di "concorrenza sleale" tra i diversi paesi.
 
"Le disomogeneità possono penalizzare il nostro sistema, incentivando gli emittenti domestici a scegliere giurisdizioni più permissive" chiosa il presidente della Consob: "emerge il rischio che si abbassi di fatto il livello di tutela degli investitori italiani, ai quali gli emittenti (spesso “estero-vestiti”) possono comunque continuare a rivolgersi utilizzando lo strumento del passaporto europeo".
 
La soluzione? Una semplificazione e standardizzazione dei documenti di tutte le categorie di prodotti consegnati ai risparmiatori. "Questi ultimi devono poter scegliere confrontando le alternative di investimento con facilità" auspica Vegas, che spera in una estensione ai vari prodotti finanziari dell'approccio "già adottato per i fondi comuni di investimento con l'introduzione dei cosiddetto key investor information document (KIID)".

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