A 14 anni dalla nascita del Codice di autodisciplina, il bilancio per le quotate italiane è più che positivo. E' quanto emerge da un Quaderno giuridico della Consob che ha analizzato l'evoluzione dell'autoregolamentazione in materia di corporate governace dal 1999 sino alla revisione del 2011. Il lavoro, in particolare, "mostra come l'autodisciplina abbia avuto rilevanti effetti positivi sull'assetto complessivo della regolamentazione delle società quotate italiane", riconducibili essenzialmente a tre fattori.

L'autodisciplina, secondo gli esperti della Consob, ha costituito un "laboratorio di sperimentazione" e di anticipazione di alcune soluzioni innovative successivamente recepite nella regolazione pubblica. In secondo luogo, ha rappresentato un importante punto di riferimento per dare contenuto operativo e di dettaglio a norme del codice civile, soprattutto in materia di controlli interni e funzionamento dell'organo di amministrazione, facendo leva su best practice maturate in ambito internazionale.

Infine, l'autoregolamentazione ha rappresentato uno "strumento per recepire in Italia principi e orientamenti contenuti in raccomandazioni della Commissione europea". Il lavoro evidenzia, inoltre, come la forte valorizzazione data dalla normativa primaria all'autodisciplina ponga, per alcuni aspetti, l'ordinamento italiano all'avanguardia nel contesto europeo.