L'European Securities and Markets Authority (Esma) e l'European Banking Authority (Eba) bocciano la governance del meccanismo di fissazione dell’Euribor, il tasso di riferimento interbancario sui cui la Ue ha acceso i fari lo scorso dicembre, sospettando la manipolazione da parte di 12 istituti tra cui Crédit Agricole, Société Générale, Hsbc e Deutsche Bank.

Le due authority, in particolare, hanno pubblicato i risultati del lavoro comune svolto, sottolineando la "significativa debolezza e le insufficienze" nella governance del meccanismo di fissazione del tasso di riferimento e proponendo dieci raccomandazioni per far sì che sia un benchmark affidabile nelle transazioni finanziarie.

Eccole:

- migliorare la governance con l'autonomia dello Steering Committe dall'industria bancaria, prevedendo riunioni regolari del comitato e la pubblicazione dei verbali;

- utilizzare parametri che dovrebbero riferirsi alle principali transazioni di sottostante;

- diminuire il numero di tassi dagli attuali 15 (1-3 settimane e 1-12 mesi) a non più di 7 (1 e 2 settimane, 1, 3, 6, 9 e 12 mesi);

- definire più chiaramente i concetti di prime bank e di transazioni interbancarie;

- indicare maggiori responsabilità per l'Eebf sui dati immessi dalle banche del panel e di conseguenza elaborati e diffusi;

- rafforzare il codice di condotta e di governance, con una maggiore attenzione ai meccanismi di nomina e di conflitto di interesse del management, che dovrebbe svolgere audit interni e pubblicare i risultati di audit rivolti al pubblico;

- definire le procedure interne e i controlli svolti dagli agenti di calcolo;

- stabilire un codice interno di condotta riguardo al setting dei tassi di riferimento;

- svolgere audit interni e controlli annuali da parte dell'Eebf sui setting;

- effettuare la registrazione completa di tutte le immissioni.