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1/12/2013 | andrea.giacobino
Le mele marce sono sempre meno fra i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari). Lo testimonia la Consob nel bilancio appena pubblicato sull'attività della Commissione presieduta da Giuseppe Vegas nel 2012. Un riconoscimento di maggiore fiducia verso la categoria, tanto più che, numeri alla mano, si scopre che i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) sono risultati di gran lunga meno inadempienti di altri soggetti vigilati.
Vediamo in dettaglio. Nel corso del 2012 la Commissione ha sancito 58 radiazioni, 26 sospensioni cautelari, 12 sospensioni sanzionatorie e una sanzione amministrativa pecuniaria associata a una delle 58 radiazioni. per un totale di 96 provvedimenti. Una valutazione preliminare dei dati evidenzia un incoraggiante calo dei numeri delle inadempienze. Basti pensare, infatti, che nell’intero 2011 i provvedimenti destinati ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) sono stati 116 (a fronte dei 146 del 2010), di cui 92 radiazioni dall’Albo, 23 sospensioni a tempo determinato (da un minimo di un mese a un massimo di quattro mesi) e un richiamo scritto.
E tuttavia sempre lo scorso anno la Commissione ha concluso in tutto 172 procedimenti sanzionatori (pf compresi) dei quali 159 sono sfociati nell’adozione di provvedimenti sanzionatori, per un importo complessivo delle sanzioni pecuniarie applicate pari a 9,26 milioni di euro: nel 2011 i procedimenti sanzionatori conclusi erano stati 226 e 195 i provvedimenti sanzionatori assunti, per complessivi 7,8 milioni di euro di sanzioni pecuniarie. Insomma, gli altri soggetti controllati da Vegas (società quotate, SIM, società di revisione, ecc...) sono stati meno rispettosi delle regole dei consulenti (ex-promotori). Un esempio fra tutti? Nel 2012 la Commissione ha adottato 11 provvedimenti sanzionatori per violazioni della disciplina in materia di abusi di mercato (7 nel 2011), di cui 5 per abuso di informazioni privilegiate e 6 per manipolazione del mercato. Le sanzioni pecuniarie applicate sono state pari a complessivi 2,57 milioni di euro (2,15 milioni circa nel 2011), mentre è stata disposta la confisca di beni per un valore corrispondente a 5,89 milioni di euro (1,2 milioni l'anno prima).
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