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10/26/2012 | Ippolito Catania
"Quello che abbiamo constatato, ed è l'elemento di maggiore critica, è che negli anni da quando Borsa italiana è finita al London Stock Exchange non c'è stato l'afflusso sperato di Ipo, finanziamenti, di trader su Borsa italiana. Sostanzialmente questo collegamento non ha portato a un accrescimento dei valori e della capitalizzazione della Borsa". E' andato giù duro il presidente della Consob, Giuseppe Vegas (nella foto), ieri durante un'audizione alla Camera in cui ha lanciato l'allarme sulla fuga da Piazza Affari in questi ultimi anni.
"Il fatto che la Borsa sia stata abbandonata - ha sottolienato - da alcuni istituti bancari desta qualche preoccupazione. Intendiamoci, sono comprensibili i motivi le ragioni che hanno spinto le banche a far cassa con la vendita delle loro azioni di Borsa italiana, ed è comprensibile altresì il fatto che la Borsa italiana da sola non va da nessuna parte e si deve unire a qualche altra borsa per fare massa critica".
Tuttavia, ha aggiunto il numero uno della Commissione, il crollo della capitalizzazione di Piazza Affari è preoccupante e "mostra un deficit rispetto a tutte le principali economie europee". Secondo Vegas "bisogna rendere il mercato un po' piu frendly per attirare investimenti", anche perché "il motivo di scarso interesse per la realtà italiana è il sovraccarico normativo".
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