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5/21/2012 | marco.gementi
E' terminata venerdì 18 maggio la trentasettesima assemblea annuale della Iosco (International Organization of Securities Commissions), l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari.
All'incontro ruolo da protagonista per la Consob che ha partecipato con una delegazione guidata dal presidente Giuseppe Vegas.
I temi
I lavori si sono aperti con un confronto sui temi della nuova struttureafinanziaria dell'era post-crisi, delle infrastrutture di negoziazione e dell'integrità dei mercati, dello sviluppo dei mercati dei capitali nei Paesi emergenti.
Sono stati inoltre approfonditi i temi della regolamentazione dei futures sulle materie prime e dei prodotti della finanza derivata.
La novità
Nel corso dell'assemblea è stato costituito un nuovo organo di governo dell'Organizzazione.
Si tratta di un consiglio di transizione che raccoglie in un unico board le funzioni in precedenza affidate al Comitato tecnico, al Comitato esecutivo e al Comitato per i mercati emergenti.
La nuova governance della Iosco è stata ritenuta più idonea ad affrontare con efficienza e prontezza i processi decisionali imposti dal contesto di crisi e a svolgere con efficacia il ruolo di indirizzo della regolamentazione globale dei mercati finanziari.
La discussione
Al centro dei lavo è stato il tema del potenziamento della cooperazione internazionale, con particolare riferimento al Mmou (Iosco Multilateral Memorandum of Understanding Concerning Consultation and Cooperation and the Exchange of Information), il protocollo d'intesa multilaterale adottato nel 2002, che ha visto la Consob tra i primi sottoscrittori, al quale oggi aderiscono oltre ottanta membri dell'Organizzazione.
In occasione del meeting di Pechino hanno aderito al Mmou altre quattro autorità di vigilanza (Malesia, Perù, Egitto e Mauritius).
Gli obiettivi
Nel corso dei lavori sono state assunte iniziative mirate ai membri dell'Organizzazione che non hanno ancora sottoscritto l'intesa, al fine di incoraggiare l'adesione ai principi cooperazione internazionale e ostacolare comportamenti non corretti in un contesto di crescente globalizzazione dei
mercati.
La risoluzione adottata dall'assemblea di Pechino consente di assumere provvedimenti stringenti per assicurare una sempre maggiore condivisione dei principi della cooperazione e agevola la rimozione degli ostacoli che si possono riscontrare nei rapporti con i Paesi il cui sistema normativo non sia allineato agli standard richiesti.
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