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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari): sempre più gli idonei senza rete

4/27/2012 | Roberto Abate

Secondo l'Apf un terzo di chi supera l'esame non riesce a trovare una società che gli offra un mandato. E non solo


Che l'accesso alla professione di consulente finanziario (ex-promotore finanziario) per i giovani sia sempre più difficile, lo dimostrano anche i recenti dati dell'Apf, l'organismo di tenuta dell'albo presieduto da Giovanna Giurgola Trazza (nella foto). Più di 3.000 sono gli under 30 che si sono candidati alla prova organizzata dall'Apf, anche se poi alla fine, dopo una dura selezione, solo il 30% viene promosso. E i problemi non finiscono superato l'esame: un terzo degli idonei non riesce a trovare una società che gli offra un mandato e dei restanti due terzi, circa la metà entro tre anni lascia.


L'Apf sta ricorrendo ai ripari proponendo possibili interventi per garantire all'interno delle reti il ricambio generazionale, come la proposta di un progetto di formazione per i neo - consulenti (ex-promotori) iscritti all'albo, che prevede corsi di specializzazione ad hoc e un'esperienza pratica presso un intermediario. "Fondamentale per procedere nel percorso tracciato è il ruolo degli intermediari, delle reti di vendita, delle società di prodotto. Solo con il sostegno di tutta l'industria si potranno realizzare concretamente piani di attività in graado di favorire il riconoscimento del ruolo del consulente finanziario (ex-promotore finanziario)" ha commentato il presidente Giurgola Trazza.

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