Dopo la formale richiesta al presidente dell'OCF Carla Rabitti Bedogni avanzata da parte della Federpromm-Uiltucs e Opec Financial per i consulenti autonomi, circa alcuni quesiti intrepretativi sulle decisioni che verranno assunte da parte dello stesso OCF sulla rappresentatività delle organizzazioni che andranno a far parte di tale istituzione, e dopo il varo del nuovo Regolamento Intermediari della Consob, lo scorso 5 marzo il segretario di Federpromm-Uiltcs, Manlio Marucci (nella foto), e il consulente legale di Federpromm, Ciro Cafiero, è stata ricevuta dal presidente e dal segretario generale, Alessandro Paralupi.

"Un incontro di estremo interesse - come ha precisato Marucci - in cui è stato prospettata la effettiva rappresentanza delle due organizzazioni, sia per quanto concerne la categoria dei CF abilitati all'offerta furori sede e quindi facenti parte dell'apposita sezione all'interno dello stesso OCF, sia per la sezione specifica dei consulenti autonomi che da Federpromm sono stati trasferiti - proprio per rendere funzionale l'applicazione della normativa - ad Opec Financial".

Sui requisiti dettati dall’art. 145 del Regolamento Consob, che ha identificato gli elementi della rappresentatività delle organizzazioni con almeno 10% degli associati per ogni sezione e un anzianità di almeno tre anni dalla costituzione con atto pubblico, le due organizzazione hanno dichiarato il livello della rappresentatività acquisita riservandosi di comunicare all’OCF, sia i dati numerici che i requisiti sopra richiamati, e questo prima che sia approvato il nuovo statuto che probabilmente vedrà la luce verso la fine del 2018. "Per quella data – ha sottolineato il presidente di Federpromm – probabilmente vi saranno le condizioni oggettive affinché almeno una delle due organizzazione possano essere rappresentate all’interno di tale importante Istituzione".