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Etf nel mirino di Draghi

4/12/2011 | Francesco D'Arco

Problemi potenziali di stabilità finanziaria possono arrivare dalla recente e rapida crescita dell'industria degli Exchange Traded Funds. A lanciare l'allarme il Financial Stability Board che in un documento scrive...


 

Problemi potenziali di stabilità finanziaria possono arrivare dalla recente e rapida crescita dell'industria degli Etf. A lanciare l'allarme è il Financial Stability Board, guidato da Mario Draghi, che in un documento pubblicato oggi, martedì 12 aprile, pone una serie di interrogativi sui pericoli legati allo sviluppo di uno strumento come gli Etf, originariamente privi di "additivi" ma ora sempre più complessi. E, a volte, sempre più opachi.
 
"Gli Etf offrono numerosi vantaggi agli investitori e agli operatori del mercato, tra i quali l'efficienza dei costi, la diversificazione e un rapido accesso a specifiche asset class" si legge nel documento del FSB. Tuttavia gli Etf "possono anche generare nuovi tipi di rischi legati alla complessità e all'opacità dei nuovi" strumenti proposti negli ultimi anni. 
 
"L'impatto di tali innovazioni" continua l'organismo guidato da Draghi "sulla liquidità del mercato e sulle istituzioni finanziarie" non è stato ancora "pienamente compreso". Proprio per questo motivo il FSB annuncia che le autorità bancarie e di mercato sono "in procinto di aumentare il monitoraggio dell'industria degli Etf".
 
Ci sono un certo numero di "sviluppi preoccupanti in alcuni segmenti di mercato che impongono uno scrutinio severo", dice esplicitamente il breve documento che punta il dito soprattutto sui cosiddetti Etf sintetici, che usano derivati, e "sul più intenso ricorso al prestito titoli da parte dei provider di fondi indice 'semplici' (elementi che) creano nuove sfide in termini di controparte e di rischio collaterale".
 
La super-Authority chiede quindi che "l'industria della finanza inizi già nelle prime fasi del ciclo del prodotto ad adattare alle modalità di innovazione del segmento le pratiche di gestione del rischio, la disclosure e la trasparenza". Provider e investitori dovranno, secondo il FSB, rivedere la gestione del rischio e valutare la loro esposizione e la liquidità, aumentando la trasparenza dei prodotti, anche "rendendo informazioni dettagliate e frequenti su composizione dei prodotti e caratteristiche di rischio". Da parte loro, i supervisori lavoreranno a tutti i livelli per valutare se le innovazioni recenti e l'aumento correlato nella complessità di alcuni segmenti del mercato ETF "aggiungono rischio sistemico e se servono azioni regulatorie per affrontare potenziali carenze" di gestione del rischio e di trasparenza.

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