Dalla Banca Nazionale del Lavoro, controllata dal colosso francese BNP Paribas fino alla Banca Popolare di Vicenza per arrivare a Banca Sella. Improvvisamente le banche operanti in Italia hanno riscoperto l'importanza dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) dopo averli a lungo “snobbati”. E così le banche vogliono fare concorrenza alle reti. È probabilmente questa una delle più importanti novità di fine 2012 che riguarda il settore dell'advisory e che è destinata a creare un'onda lunga nell'immediato futuro. Non c'è dubbio, per esempio, che anche Intesa Sanpaolo tramite Banca Fideuram è destinata a giocare un ruolo di leadership in questa tendenza.

 

Perché le banche stanno riscoprendo l'appetibilità del business dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)? Sia per il motivo di voler presidiare più da vicino il rapporto con vecchi e nuovi clienti, sia perché le regole patrimoniali in arrivo con Basilea III impongono nel breve una tanto rapida quanto incisiva diversificazione delle fonti di raccolta. Fa specie, comunque, che Bnl ritorni sul campo dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) dove era stata assoluta protagonista molti anni fa con il lancio e il successo di Interbancaria, così come sono da apprezzare le mosse di due banche regionali come la Vicenza e la Sella che pur avendo in mene business model diversi dimostrano di voler puntare sui consulenti finanziari (ex-promotori finanziari).