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10/9/2020 | Daniele Riosa
L’epidemia di Covid-19 che stiamo vivendo ha acceso un faro sul modo in cui fattori ambientali e sociali interagiscono, dopo aver visto come gestire male l’ambiente, pensiamo alla riduzione delle biodiversità o alla deforestazione, comprometta anche il benessere degli esseri umani”. Matthieu David, head of italian branch di Candriam, spiega che “investire in modo sostenibile significa indirizzare le scelte d'investimento verso tematiche molto urgenti: il clima, la governance, la parità di genere, la rappresentatività all'interno dei consigli di amministrazione”.
“L’integrazione tra analisi finanziaria ed ESG – sottolinea l’esperto - dovrebbe diventare la norma, coinvolgendo l’intero patrimonio gestito dai fondi. È già così per gli asset manager che hanno compreso come questo approccio implichi una straordinaria opportunità: quella di far convergere i capitali verso le realtà più virtuose, consentendo alla finanza di esercitare concretamente un impatto positivo sul mondo che la circonda. È importante però che l’integrazione sia realizzata in modo sostanziale, e non sia una strategia di marketing, e quindi essere in grado di distinguere tra le molteplici offerte che emergono giorno dopo giorno. I regolatori si stanno spendendo in questo senso, a partire dalla Comunità Europea, che ha agito per prima a livello mondiale. La tassonomia è una prima proposta diretta a fare ordine, la strada è ancora lunga ma la direzione è quella giusta”.
Per esempio, “sebbene la normativa europea non riguardi direttamente l’engagement, i nuovi regolamenti sul voto degli azionisti vedranno un maggior numero di asset manager esercitare diritto di voto: ciò potrebbe far propendere le assemblee verso risoluzioni più rispettose del clima. Alcune iniziative di engagement saranno rafforzate da regolamenti che impongono alle società di comunicare meglio l’allineamento con la tassonomia UE. I principi UE sui green bond offrono agli investitori un quadro per valutarne l’effettivo essere ‘green’ e utilizzare questi elementi per incoraggiare ulteriori emissioni. Infine, i fondi pensione sono chiamati a rendere conto delle loro attività con le normative Iorp 2 e Shareholder Rights 2. Tutta l’industria dovrà collaborare: anche gli intermediari finanziari devono essere in grado di accompagnare le scelte dei risparmiatori verso strategie che integrino i criteri ESG, e gli asset manager devono indirizzare i capitali verso le società virtuose sotto questi profili. Affinché questo approccio sia efficace, gli investitori devono dotarsi di competenze interne, di un know-how diffuso e di capacità di controllo e di reporting”.
Per il manager “è necessario diffondere sempre più la competenza e la formazione in questo ambito. Noi di Candriam abbiamo strutturato la Candriam Academy, un percorso di formazione gratuito e online, rivolto sia alle reti e al private banking (con accredito EFPA), sia agli investitori istituzionali. La Candriam Academy si propone di incrementare la consapevolezza, l'educazione e la conoscenza sui temi SRI, dimostrando come questi si inseriscano all'interno di un portafoglio performante. Da poco è stata arricchita con un nuovo modulo dedicato all’economia circolare, un tema tanto attuale da meritare uno specifico approfondimento”.
“Sempre nell’ottica di diffondere cultura e sensibilizzare in ambito SRI, inoltre, l’Academy ospiterà, da qui a gennaio 2021, una serie di tavole rotonde web in cui approfondire ulteriormente alcune tematiche cruciali in ambito ESG, a cui prenderanno parte ospiti di rilievo”, conclude David.
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