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9/18/2024 | Daniele Barzaghi
L'interesse di Unipol su MPS sarebbe limitato soltanto ai possibili accordi bancassicurativi e a una quota di capitale non superiore al 10%, secondo l'a.d. Carlo Cimbri (in foto).
Ora che UniCredit (impegnata nel riscatto di Commerzbank) appare fuori dalla partita sul Monte dei Paschi di Siena e tutti considerano le uniche due vie (italiane) percorribili Banco BPM o Unipol-BPER, l'amministratore delegato del gruppo assicurativo bolognese inizia a mandare al mercato segnali, al di là della veridicità delle sue dichiarazioni.
Il manager, conosciuto per i suoi colpi di mano finanziari e per la fermezza nel perseguire i suoi obiettivi, appare sincero quando valuta alta la valutazione di MPS ("la storia di Unipol è caratterizzata da acquisizioni i asset distressed o semi-distressed, come per Fondiaria Sai o Carige"). Un po' meno quando afferma l'inutilità di un terzo polo bancario nazionale (dopo Intesa e UniCredit), secondo cui non sarebbe interessato neanche a integrare BPER e Popolare di Sondrio: “Non creerebbe valore” ha dichiarato.
Posizione che lo vede allineato con chi oggi guida PopSondrio. Il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini ha infatti ribadito che l'ultima grande banca popolare nazionale intende continuare a correre da sola.
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