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5/14/2024 | Daniele Barzaghi
La diffusione di Etf legati alle criptovalute negli Stati Uniti ha già prodotto un cambiamento: il recente rally che ha portato il Bitcoin a un valore di 74.000 dollari è stato guidato dagli investitori istituzionali, non dai trader retail che hanno da sempre abitato le piattaforme di acquisto e vendita dei criptoasset.
Nel primo trimestre del 2024 il celebre marketplace statunitense Coinbase ha registrato infatti scambi per “soltanto” 56 miliardi di dollari di valore, contro i 133,75 miliardi ufficializzati nell'ultimo rialzo comparabile nel 2021.
Alcuni piccoli investitori stanno ancora leccandosi le ferite provocate dal “cripto-inverno” durato più di due anni, quando il Bitcoin è rimasto debole a livelli compresi tra i 20.000 e i 30.000 dollari. Senza dimenticare i capitali bruciati nelle vicende legate a Three Arrows Capital, Celsius Network e FTX.
Al momento, il crollo del bitcoin a 62.809 dollari, il 15% al di sotto del suo massimo storico di metà marzo, sta servendo da promemoria della forte volatilità e del rischio che comporta l'asset.
Convinzione diffuso tra gli esperti di criptovalute è che per assistere a un grande ritorno degli investitori retail il Bitcoin dovrà superare la soglia psicologica dei 100.000 dollari di valore.
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