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Criptovalute, come Banca d'Italia e Consob si sono ripartite la vigilanza

10/31/2024 | Daniele Barzaghi

Separati i controlli antiriciclaggio da quelli su trasparenza e abusivismo


Banca d'Italia e Consob hanno fatto chiarezza sulle rispettive responsabilità di vigilanza in tema di criptovalute.

La banca centrale nazionale spetteranno i controlli antiriciclaggio, mentre alla Commissione nazionale per le società e la borsa (in foto il presidente Paolo Savona) quelli in materia di trasparenza e abusivismo, come già previsto dal decreto attuativo del Regolamento (UE) 2023/1113.

Più in dettaglio Banca d'Italia coprirà “1) vigilanza prudenziale e gestione delle crisi, con riferimento agli emittenti di token collegati ad attività (ART), agli emittenti di token di moneta elettronica (EMT) e ai prestatori di servizi per le cripto-attività (CASP); 2) vigilanza in materia di trasparenza, correttezza dei comportamenti e tutela dei possessori di EMT con riferimento agli emittenti di tali cripto-attività; 3) vigilanza per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo con riferimento ai CASP e agli intermediari bancari e finanziari che agiscano come emittenti di ART e EMT; 4) product intervention sugli EMT nonché - quando necessario per assicurare la stabilità dell'insieme o di una parte del sistema finanziario - sugli ART e sulle cripto-attività diverse dagli EMT e dagli ART (cd. crypto other-than)”. Sono richiamati inoltre le competenze esclusive della Banca d'Italia relative alla funzione di sorveglianza sul sistema dei pagamenti, ai sensi dell'art. 146 del TUB.

Analogamente Consob si occuperà di: “1) trasparenza, correttezza dei comportamenti, ordinato svolgimento delle negoziazioni e tutela dei possessori di cripto-attività/clienti, con riferimento agli emittenti di ART e ai CASP; 1) vigilanza sui requisiti previsti dal MiCAR, relativi alla gestione di una piattaforma di negoziazione di cripto-attività, da chiunque svolta, nonché sui connessi profili di organizzazione e di esternalizzazione; 3) vigilanza in materia di offerta al pubblico e ammissione alle negoziazioni di crypto other-than; 4) product intervention sugli ART e sulle crypto other-than, quando necessario per assicurare la tutela degli investitori, l'ordinato funzionamento e l'integrità dei mercati delle cripto-attività; 5) prevenzione e divieto degli abusi di mercato relativi alle cripto-attività; vi) contrasto alla prestazione di servizi su cripto-attività senza autorizzazione e di offerta di crypto other-than in assenza di white paper notificato”.

 

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