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5/27/2019 | Luca Guerrasio
Uno degli elementi atti a favorire gli investimeni, a lungo termine, dell’economia
appare il finanziamento a lungo termine.
Uno dei prodotti che si colloca in questo scenario sono i fondi d’investimento europei a lungo termine. Essi forniscono, a società non quotate o a Pmi quotate, finanziamenti di lunga durata su diversi progetti.
Gli Eltif (European Long Term Investment Funds), introdotti da un regolamento europeo nel 2015 e disciplinati da una specifica normativa comunitaria, sono fondi chiusi con orizzonti di investimento di medio termine e rappresentano un’opportunità di investimento per fondi pensione, assicurazioni, fondazioni, comuni e altri soggetti che presentano passività a lungo termine.
Secondo Francesco De Astis, responsabile Italian Equity di Eurizon “in prospettiva sicuramente saranno un prodotto che si affermerà. È chiaro che essendo la prima esperienza devono passare lo scotto del noviziato e quindi il pubblico dovrà prendere confidenza con questa nuova tipologia di prodotti. Penso che siano il futuro se si vuole investire in società non quotate oppure che sono prossime alla quotazione".
Ma quali sono le differenze tra gli Eltif ed i fondi alternativi?
I fondi alternativi sono rivolti esclusivamente agli investitori professionali mentre gli Eltif possono essere collocati anche agli investitori al dettaglio.
Come si potrebbe aumentare la base degli investitori?
Un’agevolazione fiscale della sottoscrizione è ad oggi oggetto di discussione governativa.
L'emendamento al decreto Crescita, che introduce sgravi fiscali sul modello dei Pir e sugli investimenti sulle imprese innovative, promette di dare impulso anche agli Eltif.
Qualora gli scravi fiscali fossero confermati gli investimenti a lungo termine potrebbero crescere e con essi l’economia italiana.
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