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3/20/2018 | Greta Bisello
Inversione di tendenza per il mondo dei fondi alternativi. Il 2017 ha fatto registrare una ripresa in particolar modo per gli hedge funds, dopo due anni di difficoltà. L'industria ha messo a segno una raccolta di oltre 10 miliardi di dollari e gli asset in gestione hanno raggiunto il record di oltre 300 miliardi.
Un sondaggio condotto da Barclays su 335 investitori che rappresentano oltre mille miliardi di dollari di investimenti ha rivelato che, anche quest’anno, l’industria degli hedge fund dovrebbe continuare a beneficiare di maggiori allocazioni da parte di fondi pensione e family office, a scapito degli investimenti in fondi tradizionali.
Secondo l'analisi condotta da Matteo Ramenghi, chief investment officer UBS WM Italy rispetto al passato l’interesse degli investitori si concentra soprattutto su strategie quantitative e macro, mentre quelle più in voga negli ultimi anni (long/short e event driven) vengono considerate meno interessanti in questo contesto di mercato.
Essendo nella fase avanzata del ciclo economico e di mercato, soprattutto negli Stati Uniti, è normale che gli investitori cerchino una maggiore diversificazione su asset class meno legate all’andamento dei listini. Infatti, gli hedge fund si danno come obiettivo la protezione del capitale, offrendo rendimenti asimmetrici rispetto alle principali asset class.
Se si analizza in una prospettviva storica, nei precedenti cicli di rialzo dei tassi statunitensi (1994-1995, 1999-2000 e 2004-2006), gli hedge fund sono risultati l’asset class più performante, offrendo un valido complemento ai tradizionali investimenti in azioni e obbligazioni.
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