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Immobiliare: Attenti all'Asia e agli USA

9/29/2011 | Marcella Persola

Alan Supple gestore di portafoglio presso Urdang, la boutique di BNY Mellon Asset Management, traccia una mappa delle aree dove investire sui titoli real estate e...


 

 

L'immobiliare? Non guarda più a est. Per Alan Supple gestore di portafoglio presso Urdang, la boutique di BNY Mellon Asset Management specializzata in investimento immobiliare a livello mondiale, e membro del team di gestione del BNY Mellon Global Property Securities Fund, le prospettive per il mercato globale dei titoli immobiliari restano positive, ma l'attenzione è rivolta più sull'Eurozona che sul Lontano Oriente. 

 

"La nostra visione rispetto ai titoli del settore immobiliare globale rimane abbastanza positiva, nonostante questa sia stata nel 2011 una delle asset class con i migliori rendimenti nel Regno Unito. Crediamo che i mercati siano entrati in una fase di più bassi rendimenti e livelli di indebitamento inferiori. Nel mondo dell’immobiliare, è chiaro che la disponibilità di credito è destinata a diventare più limitata rispetto al passato. In questo contesto, troviamo che il settore immobiliare quotato sia ben posizionato, poiché le aziende hanno già alzato i livelli di liquidità, il che significa che il settore quotato è, quindi, relativamente ben posizionato per creare valore attraverso sviluppi e acquisizioni opportunistici.

Ci aspettiamo un’attenzione sempre maggiore anche ai titoli che staccano cedole. Nel lungo termine, la cedola è l’elemento più importante del rendimento totale dei titoli immobiliari. La preferenza nel settore quotato per beni di qualità elevata con lunghi termini di locazione e buoni affittuari significa che le valutazioni degli asset sono supportate da buoni flussi di cassa. Inoltre, è importante ribadire il valore offerto dalla liquidità e dalla trasparenza connesse agli investimenti quotati" spiega l'esperto.

 

E a livello geografiche le aspettative più alte sono rivolte verso l'Europa piuttosto che per l'Asia dove è necessario ponderare bene i rischi. "L’Asia offre buone opportunità di crescita, ma restiamo cauti per via dei rischi connessi alla legislazione di Singapore, Hong Kong e Cina. Nel frattempo, ci aspettiamo di vedere ulteriori pressioni sull’Eurozona come risultato di una ripresa economica più lenta di quella che si è vista altrove, e nuove preoccupazioni per il debito pubblico. Tuttavia, il parere di Urdang è che esistano alcune attraenti opportunità di stock-picking nell’area, specialmente in Germania, paese che ha mostrato ottime capacità di resistenza nonostante i problemi in altre parti del continente. I paesi del Nord Europa (specialmente la Svezia) continuano a trarre vantaggio dai bassi tassi di inflazione, forte propensione all’acquisto dei consumatori, buoni livelli di attività economica e crescita del PIL superiore al trend" continua l'esperto.

 

E in merito agli USA l'esperto sottolinea: "Guardando al più grande mercato azionario immobiliare al mondo, i sostanziali maggiori rendimenti del mercato statunitense nella prima metà del 2011 ci conduce a essere prudenti circa le prospettive future. Sul mercato statunitense ci concentreremo quindi sull’identificare i migliori titoli e settori e, come altrove, siamo sicuri che questo ci permetterà di generare valore per i clienti". Quindi è ancora presto per abbandonare la zona, ma cautela nella scelta è ormai il must. 

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