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8/24/2011 | Redazione Advisor
Nuova consultazione per il mondo degli hedge fund. Esma ha messo in consultazione oggi un paper riguardante le nuove regole da applicare agli strumenti alternativi incluse nella direttiva AIFMD (Alternative Investment Fund Managers Directive).
Queste regole riflettono la natura globale dell’industria degli hedge fund e nascono dall’esigenza di creare uniformità in tale contesto. Il documento di oggi che completa la bozza messa in consultazione lo scorso luglio, si focalizza su tre diverse aree:
Nel dettaglio in merito al primo aspetto la bozza dell’ESMA si focalizza sulle relazioni che dovrebbe esserci tra le autorità dei paesi membri e le altre. L’organismo dell’UE immagina che lo scambio di informazioni tra autorità possa avvenire sotto forma di accordo scritto, nel quale le authority si prestano reciproca collaborazione nell’applicazione della legislazione nazionale e nello scambio di informazioni riguardo ad esse.
In merito invece alla delega di portafoglio e/o delle attività di risk management la proposta di ESMA è che l’accordo messo in essere tra le due società renda disponibile l’accesso alle informazione, la possibilità di ispezioni nel luogo ove tale attività è svolta da parte dell’entità incaricata.
Infine sulla valutazione delle banche depositarie , ESMA stabilisce delle prevede delle regole molto più rigide per stabilire la banca depositaria in un paese terzo. Nella scelta devono essere fondamentali quali l’indipendenza dell’entità; il requisito di eleggibilità; requisiti di capitale e sanzioni in caso di violazione.
Elementi che erano in parte già contenuti nel documento prodotto dall’International Organization of Securities Commissions (IOSCO) dal quale ESMA ha preso ispirazione.
Per Steven Maijoor, presidente di ESMA “gli aspetti di cooperazione e supervisione con i paesi terzi della direttiva sono elementi chiave nel contesto globale. E’ importante che la cooperazione con le authority fuori dall’UE sia equilibrata e disponibile a una comprensibile scambio di informazioni. Ci aspettiamo di ricevere degli unput dalle autorità dei paesi terzi in risposta alla nostra proposta”.
La consultazione infatti si concluderà il 23 settembre.
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