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7/22/2011 | Redazione Advisor
Dopo un 2010 che si era chiuso con un lieve stabilità dell'andamento delle compravendite nell'ambito residenziale, il primo semestre di quest'anno ha riportato il mercato immobiliare alla realtà: il settore è in difficoltà. Secondo il consueto rapporto firmato da Nomisma le compravendite di abitazioni si sono ridimensionate dal 2007 al 2011 di oltre 250.000 unità. Complessivamente, nel corso di quest'anno, già nel primo trimestre tutti i segmenti hanno registrato un calo delle compravendite che, in particolare, sono state poco meno di 300.000 (-3,6% anno su anno).
Ma questo non è l'unico dato negativo del rapporto semestrale diffuso da Nomisma. Secondo gli esperti, nei primi sei mesi del 2001, la curva dei prezzi degli immobili ha matenuto una inclinazione negativa. In particolare, le due principali città Roma e Milano fanno segnare rispettivamente un calo dei prezzi dello 0,8 e dello 0,5 % per le abitazioni, che diventano -0,6 e -0,8% per gli uffici e -1,0 e -0,9% per i negozi.
Nomisma evidenzia come in un quadro di «difficoltà di incontro tra un'offerta ingente e attendista e una domanda debole», lo sconto medio praticato sul prezzo richiesto è mediamente del 12% per le abitazioni usate, per quelle nuove del 7%, per gli uffici del 13,3% ed, infine, per i negozi del 12,4%. Non solo. Si continua a registrare un allungamento dei tempi di vendita. In particolare, per le abitazioni nel complesso il tempo medio di vendita si attesta a 6,4 mesi, per gli uffici a 8,5 mesi e, per i negozi, a 7,6 mesi.
E per il futuro? "Alla luce della situazione delineata, la prospettiva di stagnazione che emerge dalle risultanze dei modelli econometrici" scrive Nomisma "rappresenta ad oggi la massima professione di ottimismo possibile".
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