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7/8/2015
A offire protezione ai portafogli a giugno ci hanno pensato gli hedge fund. E' quello che emerge dal Weekly Brief di Lyxor, a cura di Philippe Ferreira, head of research e managed account platform della società.
A giugno gli hedge fund hanno evidenziato un andamento negativo, con un ribasso del 2% del Lyxor Hedge Fund Index. Ciononostante, il segmento ha sovraperformato le asset class tradizionali in un contesto caratterizzato da una correlazione positiva tra azioni e obbligazioni. A giugno l'MSCI World ha ceduto il 2,6% e i benchmark sovrani hanno perso terreno su ambo le sponde dell'Atlantico (le quotazioni del Bund e del Treasury USA a 10 anni sono calate, rispettivamente, del 2% e dell’1,7%). Il mese scorso i CTA hanno sottoperformato, con una flessione del 4,8% a giugno, a causa delle esposizioni lunghe, sia sull’azionario, sia sull’obbligazionario. L'aumento della correlazione tra le due asset class da maggio ha avuto implicazioni sfavorevoli per la strategia. Tuttavia, dopo le gravi perdite del secondo trimestre riteniamo che il peggio sia ormai alle nostre spalle e confermiamo il giudizio overweight assunto un paio di settimane fa (dopo aver mantenuto un assetto neutrale nel trimestre appena concluso). Al contempo, le strategie L/S Equity hanno dimostrato una buona tenuta a giugno, con un calo dell'1% e una sovraperformance, come previsto, delle strategie market neutral e con orientamento variabile. I gestori asiatici L/S con un orientamento long sono stati duramente penalizzati di recente, con una flessione del 10% a giugno. Abbiamo assunto un atteggiamento prudente su tali strategie esattamente un mese fa e, per il momento, raccomandiamo di evitarle.
Infine, le strategie Event Driven hanno sottoperformato la scorsa settimana, corroborando la nostra recente raccomandazione di ridurre l'esposizione a questo segmento. Nonostante le opportunità che potrebbero scaturire dalle numerose operazioni annunciate negli ultimi tempi, i deal spread sono vulnerabili a un calo della propensione al rischio globale. Crediamo che troveremo punti d'ingresso interessanti nel prosieguo del terzo trimestre. Per il momento, le notizie sulla Grecia hanno provocato un aumento della volatilità in Europa, senza tuttavia causare il panico generalizzato sui mercati. Si profilano diverse importanti scadenze e il risultato del referendum potrebbe non fare completa chiarezza sugli esiti della situazione. Non cederemo alla tentazione di formulare pronostici su un evento che è, per sua natura, imprevedibile. Un Grexit è possibile e, al crescere della probabilità di un simile evento, il mercato sconterà di conseguenza questo rischio, anche se non è in grado di prezzare il rischio politico. In tale contesto problematico, gli hedge fund offrono valore e potrebbero continuare a sovraperformare le asset class tradizionali.
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