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12/21/2012 | Redazione Advisor
Il Brasile? E' prematuro considerare che abbia già esaurito il suo potenziale di crescita. Almeno così ne sono convinti gli esperti di Fenice Investimenti, che ritengono che nel 2013 il Brasile crescerà del 4%.
"Il Brasile è uno dei paesi emergenti che ha guadagnato più posizioni nelle ultime decadi, pur entrando a far parte delle prime dieci economie al mondo solo nell'anno 2000. Quest'anno quattro delle prime dieci economie al mondo sono di paesi emergenti e le previsioni dicono che queste nazioni nel 2020 rappresenteranno il 50% del PIL globale e nel 2025 addirittura il 60%" spiega una nota del gruppo.
E per il futuro le prospettive sono quindi buone. "Per l’anno che verrà sono attese importanti riforme nel settore fiscale e in quello del lavoro, oltre ad un sensibile miglioramento delle infrastrutture soprattutto in previsione dei due grandi eventi sportivi che avranno luogo rispettivamente nel 2014 (Mondiali di calcio) e nel 2016 (Olimpiadi)".
Ma se le prospettive sono buone, quali sono i settori premianti? Secondo Fenice Investimenti, oltre che nel mercato azionario, buone performance le può riservare anche il settore del Real Estate (con particolare attenzione all’area Nord-Est del paese).
"Il mercato immobiliare brasiliano, si mantiene in continua espansione, sostenuto sia da programmi di sviluppo governativi come il “Minha Casa, Minh Vida” tesi a ridurre il gap abitativo esistente di prime case stimato in circa 8 milioni di unità, sia da investimenti diretti privati concentrati nelle aree del paese che presentano tassi di crescita superiori alla media nazionale".
"In sintesi, se è vero che l’economia brasiliana ha mostrato un certo rallentamento, il Brasile vanta un’invidiabile prospettiva di lungo termine nonchè una delle storie di crescita più interessanti di tutto il mondo e con le valutazioni che diventano sempre più attraenti, gli investitori devono ormai tenere in considerazione il Brasile nell’allocazione internazionale del proprio portafoglio. I paese BRIC ed in
particolare il Brasile, non rappresentano più semplici paesi emergenti con economie in via di sviluppo, bensì paesi “emersi” in piena crescita economica".
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