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7/24/2012 | Roberto Abate
Pur non essendo particolarmente sviluppata, l'industria italiana degli hedge fund a maggio è riuscita a performare meglio rispetto ai gestori esteri grazie alla decorrelazione dei rendimenti dai mercati azionari. Una strategia che ha permesso in questi mesi di forte instabilità di proteggere il capitale dei loro investitori.
Mentre i listini internazionali registravano una perdita del 2,88% (indice Msci World in euro), l'indice MA - Eurizon Fdf Generale, che rappresenta l'industria italiana dei fondi di fondi hedge, a maggio è calato solo dell'1,25%, facendo meglio anche del'indice Dow Jones Credit Suisse Hedge Fund, che misura la performance dei fondi hedge, e che nello stesso mese è sceso dell'1,33%. Un approccio conservativo che ha permesso di limitare le perdite negli ultimi cinsue anni, quando l'MA - eurizon Fdf Generale è calto del 15% rispetto al 21% dell'indice Msci World.
D'altra parte, però, come notava Plus24, i prudenti gestori nostrani di fondi hedge non hanno saputo cogliere le opportunità offerte dai listini a inizio anno: in cinque mesi l'indice Msci è cresciuto del 4,23% mentre MA - Eurizon Fdf Generale ha portato a casa un magro 0,43%. La performance peggiora se si considerano gli ultimi tre anni, quando di fronte a una crescita del 38,58% dell'indice Msci World, l'indice dei fondi di fondi hedge italiani ha registrato un modestissimo 1,73%.
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