Anche i ricchi piangono. No, non si tratta di una telenovela messicana ma dello stato di salute (dal punto di vista degli investimenti) del milionario hedge fund manager, John Paulson (nella foto). Il re dell'industria degli hedge fund sta collezionando una serie di risultati deludenti e il trend non sembra agevolare un'inversione di rotta.

 

Il cinquantaseienne fondatore di Paulson & Co sta tentando di rimettere in tasca le perdite del 2011, ma le scommesse contro l'azionario certo non lo aiutano. Sebbene la crisi finanziaria dell'Eurozona stia evolvendo, tra paure e speranze, le borse reagiscono positivamente, a giudicare dalle ultime settimane di giugno. E questo, va da sé, si rivela un bluff per il manager di fondi, il cui gruppo ha sul groppone ben 22 miliardi di dollari di asset, in perenne bilico.
 

 

Le perdite si sono fatte sentire, toccando anche il -7,9% per ciò che concerne il fondo Advantage Plus. Da gennaio 2012, il fondo, tramite l'utilizzo di leverage (leva finanziaria) ed il susseguirsi di eventi societari come operazioni d'acquisto e bancarotte, sta cercando di aumentare i "ritorni da investimento", ma risulta ancora del 16% in rosso.
 

 

Paulson, che si è fatto largo puntando tutto contro il mercato dei mutui subprime americano, nel mese di aprile aveva anticipato agli investitori che avrebbe speculato contro i bond sovrani dell'Europa, comprando i credit default swap del debito dell'area. A febbraio ha definito l'euro una moneta "strutturalmente difettosa", il cui unico traguardo, ormai, è il fallimento. "Il rischio di una crisi europea - ha sottolineato - è il maggior rischio che corre il mercato".