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Immobiliare, anche il non residenziale inizia a frenare

5/29/2012 | Redazione Advisor

I dati pubblicati dall'Agenzia del Territorio mostrano che oltre alle segmento delle abitazioni, anche quello relativo agli uffici, negozi e capannoni mostra...


Il segno meno predomina sul mercato immobiliare. Oltre al segmento residenziale che mostra segnali di flessione pari al 2,1% anche gli altri comparti hanno iniziato a dare segni di rallentamento.

A evidenziarlo è "Il Rapporto 2012 sugli immobili non residenziali in Italia" realizzato dall'Agenzia del Territorio in collaborazione con Assilea. Il report mostra che il settore terziario ha registrato una perdita delle transazioni del 5,1% e il commerciale del 3,3% rispetto al 2010. Diverso il settore produttivo che invece mostra un segno positivo con un rialzo dei volumi scambiati a 5,3%. 

Nel 2011, secondo il report, le principali aree territoriali hanno segnato un calo dei volumi di compravendita per uffici e negozi. Le quotazioni invece restano quasi in linea con l'anno precedente rispettivamente pari per i negozi a 0,1% con un prezzo al mq di 1.8848 euro e per gli uffici dello 0,3% con un prezzo al mq di 1.564 euro. In aumento invece il prezzo dei capannoni industriali (+0,6%). 

Nel 2011 la stima del valore di scambio delle tipologie uffici, negozi e capannoni ammonta complessivamente a circa 18,9 miliardi. Rispetto al 2010 il valore di scambio totale si è mantenuto invariato per gli uffici (-7,9%); e la lieve diminuzione del fatturato dei negozi (-0,9%). 

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