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2/17/2021
Nell’ambito dello sviluppo di prodotti ESG il reddito fisso rimane ancora indietro rispetto all’azionario. Tuttavia, il ritmo dei lanci di prodotti sostenibili obbligazionari in Europa è destinato ad accelerare, sulla scorta della spinta indotta dal Covid-19. E’ quanto rileva l’ultima edizione del report “The Cerulli Edge – Europe Edition” di Cerulli Associates.
“L’Unione europea si è impegnata a investire quasi 550 miliardi di euro (667 miliardi di dollari USA) in progetti verdi nei prossimi sette anni. Verranno emessi circa 225 miliardi di euro di obbligazioni verdi per aiutare a finanziare i progetti, una parte dei 750 miliardi di euro di prestiti dell'Unione destinati al recovery fund” spiega Justina Deveikyte, director, European institutional research, presso Cerulli Associates.
Le opinioni divergono riguardo alla velocità potenziale dell'emissione di obbligazioni verdi, ma, dato che il finanziamento di progetti green viene sbandierato come un importante driver della ripresa economica, Cerulli si aspetta che le emissioni avverranno in tempi abbastanza rapidi. Tuttavia, questo dipenderà dall’elaborazione di adeguati progetti di infrastrutture verdi.
Il report di Cerulli evidenzia che il trend di emissione di obbligazioni verdi in Europa è in crescita. Secondo la Climate Bonds Initiative (CBI), organizzazione internazionale no profit focalizzata sugli investitori, nel 2015 sono stati emessi solo 19 miliardi di euro di obbligazioni verdi in Europa, rispetto ai 117 miliardi di euro nel 2019. Alla fine del 2019, il mercato europeo dei green bond si attestava a 318 miliardi di euro e il mercato globale dei green bond a 776 miliardi di euro. Con la crescita delle emissioni, anche il numero di fondi sulle obbligazioni verdi è cresciuto. Nel 2019 sono stati immessi sul mercato sette fondi sui green bond, il maggior numero di strumenti su questa asset mai lanciato in un solo anno.
Sebbene l'emissione di obbligazioni verdi da parte dell’Unione Europea abbia il potenziale per essere il principale motore del mercato europeo delle obbligazioni verdi, sono in aumento anche le emissioni societarie. Secondo il CBI, il valore dei green bond emessi da società non corporate (enti appoggiati dai governi, governi locali, enti sovrani e banche di sviluppo) è cresciuto del 61,9% annuo tra il 2015 e il 2019, rappresentando il 55,2% di tutte le nuove emissioni. Tuttavia, gli emittenti corporate, finanziari e non finanziari, sono stati la principale fonte di obbligazioni verdi in ogni trimestre a partire dal terzo quarto del 2018.
"Dato che il mercato dei fondi sui green bond è relativamente immaturo e si prevede una crescita significativa del patrimonio in gestione, c'è un ampio margine di manovra per gli asset manager che si affacciano al settore", afferma Deveikyte. “Al momento, a disposizione degli investitori ci sono solo 42 fondi obbligazionari verdi domiciliati in Europa, gestiti da 36 diverse società di gestione. Un'emissione significativa di obbligazioni verdi sosterrà la costituzione di nuovi fondi. Con barriere all'ingresso relativamente basse, gli asset manager che non sono ancora attivi in questo settore dovrebbero prendere in considerazione di entrarvi".
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