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8/17/2011 | Massimo Morici
L'aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 12,5 al 20% dal primo gennaio 2012, contenuto nell'ultimo testo del decreto sulla manovra anti - crisi da 45 miliardi approvato venerdì in tempi record dal governo, non riguarda i titoli di Stato italiani.
Non solo. Restano esclusi dalla tassa sul capital gain e sui rendimenti, che colpisce chi ha in portafoglio, azioni, obbligazioni, Etf o fondi di investimento, anche i titoli di paesi inclusi nella cosiddetta white list (anche se non europei) e quelli emessi da enti e organismi internazionali come Bers, Bei, Ceca, Birs e Euratom.
Salvi anche i titoli di risparmio per l'economia meridionale (i Sud - bond cari a Tremonti), i "titoli dei buoni postali di risparmio, le cartelle di credito comunale e provinciale emesse dalla Cassa depositi e prestiti e dalla altre obbligazioni e titoli similari emessi da amministrazioni statali, anche con ordinamento autonomo, da regioni, province e comuni di servizi publbici in regime di monopolio".
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