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7/2/2015 | Redazione Advisor
L’acuirsi della crisi greca e la volatilità sul mercato obbligazionario europeo hanno frenato i flussi in entrata nei fondi a lungo termine europei. A maggio, secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, sono stati di 28,51 miliardi di euro, il valore più basso dall’inizio dell’anno. Ad aprile erano stati di 41,87 miliardi, ma il picco è stato a febbraio (52,21 miliardi). In particolare, i fondi azionari attivi e indicizzati hanno registrato una raccolta negativa per 983 milioni di euro, mentre si salvano gli Etf azionari che hanno avuto un flusso positivo per 540 milioni.
In frenata la raccolta netta dei fondi obbligazionari stimata in 5,54 miliardi di euro a maggio rispetto ai 17,47 miliardi di aprile. Hanno fatto meglio i bilanciati, soprattutto in Italia, Spagna e Germania: la raccolta netta in Europa per questi prodotti si attesta a 15,87 miliardi di euro, trainata dai fondi prudenti globali, che hanno raccolto circa 3 miliardi di euro, i moderati globali (2,78 miliardi) e quelli classificati come “altro”, nel quale sono compresi i prodotti a cedola e a scadenza italiani di Pioneer Investments e Eurizon Capital, a 2,6 miliardi.
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Bene anche i fondi alternativi, comparti che utilizzano strategie simili a quelle degli hedge fund (+7,09 miliardi), in particolare i multi – strategy (+3,02 miliardi, tra i quali si segnala, in particolare il fondo Global absolute return strategies di Standard Life Investments. Per quanto riguarda gli strumenti a breve termine (fondi monetari), i deflussi sono stati di 13,55 miliardi a maggio, primo mese negativo del 2015.
Per quanto riguarda il reddito fisso, i “diversificati” hanno subito riscatti netti per 2,64 miliardi, i corporate per 1,64 e i governativi per 1,58 miliardi, mentre hanno avuto successo i comparti che fanno arbitraggi sul debito di BlackRock (società che ha avuto il livello di flussi più elevato a maggio) e quelli che investono nelle obbligazioni emergenti (in questo caso, la casa di gestione che più ne ha beneficiato è UBS). Tra le case di investimento più colpite dai deflussi a maggio figurano Franklin Templeton (i fondi obbligazionari gestiti da Michael Hasentab), M&G (ha subito riscatti l’ammiraglia Optimal Income e i fondi Global Dividend e European Corporate Bond) e Aberdeen (fuoriuscite dai fondi azionari emergenti e dal World equity dividend).
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