I grandi asset manager d’Oltreoceano finiscono nel mirino della Sec, la Consob americana, che sta per rivoluzionare la vigilanza sui fondi comuni. Lo riporta il Wall Street Journal, spiegando che a preoccupare il Regolatore americano è l’utilizzo di strumenti derivati da parte di alcuni gestori per spingere i rendimenti dei fondi e hedge fund. Le nuove regole dovrebbero riguardare gli asset manager più grandi, come BlackRock o Fidelity Investments, i quali dovrebbero fornire informazioni più dettagliate sui portafogli dei propri prodotti e condurre stress test sui loro fondi per capire se siano in grado o no di causare shock all’economia.

L’US Financial Stability Oversight Council, che include membri della Fed e della Sec (la Consob americana), negli scorsi mesi ha iniziato a valutare l’inclusione dei gestori con un patrimonio superiore a 100 miliardi di dollari, quali BlackRock, Pimco e Fidelity, nella lista che comprende per ora solo le grandi banche d'affari in grado di scatenare una crisi sistemica e sottoposte a una vigilanza speciale.  

I grandi gestori USA, tramite l'Investment Company Institute (l'equivalente di Assogestioni), hanno già alzato le prime barricate, opponendosi alla sovraregolamentazione del settore che rischia di frenare la competitività e di danneggiare così gli investitori finali. A differenza delle banche, i colossi dei fondi non sono "troppo grandi per fallire" (too big to fail), ha ribadito l’Investment Company Institute, spiegando che i costi aggiuntivi e norme più restrittive, se applicate selettivamente, rischierebbero di distorcere il settore del risparmio gestito.