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M&G punta su una cedola del 4%

3/11/2014 | Massimo Morici

Tour de force di Steven Andrew che presenterà mercoledì 12 marzo a Milano e Roma la strategia del fondo M&G Income Allocation


Lanciato nel novembre dello scorso anno, il fondo M&G Income Allocation punta a diventare uno dei prodotti multi asset di punta in Italia proposti dalla casa d'investimento britannica accanto all'offerta di fondi obbligazionari sostenuta dal blasonato M&G Optimal Income, che vanta masse per 5 miliardi di euro degli oltre 8,5 miliardi gestiti da M&G nel nostro paese ed è stato tra i prodotti più venduti in Europa nel 2013.

A presentarlo alla conferenza annuale in programma a Milano e Roma domani, mercoledì 12 marzo, sarà il gestore Steven Andrew (nella foto), entrato in M&G nel 2005 dopo aver lavorato a F&C AM, Merrill Lynch e Banca d'Inghilterra, e nominato nel 2010 gestore del fondo M&G Episode Income, il gemello britannico del fondo M&G Income Allocation. All'incontro, che ricorre in occasione dei 10 anni dell'apertura della filiale di M&G nel nostro paese, sarà presente anche Richard Woolnough, gestore di M&G Optimal Income. "M&G gestisce ad oggi circa 290 miliardi di euro, due terzi dei quali investiti nel reddito fisso. Una caratteristica che rende i nostri prodotti particolarmente adatti ai risparmiatori italiani, tradizionalmente interessati a investire in questa asset class" spiega Matteo Astolfi, country head per l'Italia, durante un incontro con la stampa. Anche lui sarà presente all'incontro annuale accanto ai due gestori.

Ma torniamo all'offerta: rispetto al fondo obbligazionario flessibile M&G Optimal Income (che Morningstar classifica nella categoria bilanciati prudente), M&G Income Allocation è un fondo bilanciato moderato che può variare la propria esposizione all'equity dal 30 al 40% del portafoglio. Il fondo è gestito in modo da generare, in termini assoluti, un flusso cedolare in crescita nel tempo con l'obiettivo di un reddito lordo annuo del 4% su una base di capitale in aumento e una volatitlità compresa fra il 4 e il 10% in un orizzonte di lungo periodo (non vengono rimborsate quote di capitale per mantenere il flusso cedolare a fronte di un calo di redditività del portafoglio).

Perché scegliere una strategia multi asset per un fondo a cedola?  "L'Italia sta vivendo uno sconvolgimento demografico caratterizzato dall'invecchiamento della popolazione e dal canalo della natalità. In questo scenario c'è sempre più bisogno di forme di investimento che garantiscano un flusso cedolare crescente, visto che le fonti di reddito tradizionali, come le obbligazioni governative, non sono più sufficienti a generare rendimenti, e solo un approccio multi asset è in grado di ridurre la volatilità e generare rendimenti di capitale" aggiunge Steven Andrew.

Quanto all'asset allocation del fondo, non presenta un'esposizione all'equity e al reddito fisso dell'Eurozona, permettendo così di diversificare il portafoglio dei clienti italiani, che di norma è in gran parte investito sui mercati e debito dei paesi dell'area euro. Le maggiori esposizioni, invece, riguardano soprattutto gli USA e il Regno Unito (28% del portafoglio equity e quasi la metà di quello obbligazionario).


 

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