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11/26/2012 | Ippolito Catania
La crisi finanziaria non solo ha colpito le banche, ma anche i fondi d'investimento. In tutto Moody's ne ha contati 62, 36 negli USA e i restanti 26 in Europa, che sono stati salvati negli ultimi quattro anni dai loro sponsor, ossia gli enti che in momenti di difficoltà aprono i cordoni della borsa per salvare i fondi comuni. Nella maggior parte dei casi si tratta delle società che controllano i fondi (spesso banche) o addirittura dei concorrenti, che ne approfittano per fagocitare i player più piccoli.
E così per evitare possibili contagi dal risparmio gestito alle già martoriate banche, i regolatori negli USA e nella UE starebbero studiano alcune opzioni per vietare il salvataggio dei fondi d'investimento, come riportano alcune indiscrezioni del Financial Times.
In particolare, in un paper dello scorso giugno l'European Systemic Risk Board, agenzia della Ue, aveva manifestato la propria contrarietà a questa prassi: "Se una banca è costretta a fornire una consistente liquidità per prevenire il fallimento di un fondo e fermare il panico fra i clienti del fondo, il rischio è che quello stesso panico si estenda ai clienti della banca con un conseguente danno reputazionale.
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