Debito dei mercati emergenti.
E' stato questo il tema della prima tappa del roadshow di Aberdeen Asset Management tenutosi oggi a Milano.

Secondo uno studio condotto per conto di Aberdeen AM l'esposizione al debito dei paesi emergenti varia attualemente da un minimo in Italia del 4% al 7% ma la società ritiene che questa asset class crescerà di importanza, riservando ottime opportunità di rendimento.

 

Quali sono i vantaggi dei mercati emergenti?

Sicuramente i mercati emergenti offrono opportunità dinamiche di crescita e di investimento a livello globale. Le ragioni per investire in questi mercati sono sintetizzabili con 3 "D": debito, disinflazione e demografia.

 

Debito: potendo contare su fondamentali più solidi rispetto alle economie sviluppate, i paesi emergenti hanno affrontato meglio le turbolenze dei mercati negli ultimi anni.
Nei paesi emergenti i livelli d'indebitamento sono mediamente inferiori di un terzo rispetto ai paesi sviluppati, dove si è assistitoa un deterioramento fiscale e del debito senza precedenti che lascia poco ottimismo sulle prospettive di una ripresa a breve termine.

Disinflazione: in passato, l'elevata inflazione dei paesi emergenti ha dissuaso gli investitori dal prendere seramente in considerazione investimenti in valuta locale. Oggi, le riforme politiche attuate hanno portato all'indipendenza delle banche centrali e, in prospettiva futura, riteniamo che l'inflazione avrà un andamento più ciclico che strutturale. La maggior parte dei paesi emergenti ha cobattuto con successo l'inflazione, anche se dobbiamo riconoscere che questo aspetto potrebbe rappresentare un rischio in futuro. Per tale ragione, le iniziative politiche svolgeranno un ruolo importante per contenere le preoccupazioni degli investitori.

 

Demografia: popolazioni giovani e in aumento e una forza lavoro in rapida espansione incidono positivamente sui redditi e sul potere d'acquisto dei cittadini, alimentando la crescita interna e diminuendo la dipendenza dai paesi svilu

ppati.

 

Debito emergenti, perché investire adesso?

 

- I titoli di Stato in hard currency hanno registrato un miglioramento continuo della qualità creditizia e un numero crescente di obbligazioni è classificato investment grade. Molti paesi emergenti non sono più emittenti netti di debito estero, pertanto le dinamiche della domanda e dell'offerta dovrebbero rimanere un elemento di sostegno nei prossimi anni alle obbligazioni in hard currency.

 

- Grazie a economie sempre più stabili i governi dei paesi emergenti hanno la possibilità di finanziarsi sempre di più attraverso l'emissione di debito in valuta locale, riducendo pertanto la propria vulnerabilità alle crisi estere.

 

- Parlando di obbligazioni di paesi emergenti non si può non considerare l'esposizione al debito in valuta locale. Attualmente, il debito sovrano dei paesi che non fanno parte del G10 è denominato principalmente in valuta locale. secondo Aberdeen le prospettive di rendimento sono ancora più allettanti in questo segmento che non in quello in hard currency anche se probabilmente sarà più esposto alla volatilità, a giudicare dalla performance delle valute emergenti nel corso degli ultimi anni.

 

- Con il migliormaneto dei bilanci statali dei paesi emergenti, il debito denominato in dollari Usa è ormai considerato un investimento meno rischioso, quindi potenzialemnte meno remunerativo .
Il debito in valuta locale costituisce un'asset class interessante poiché i potenziali ritorni sono maggiori tanto per il fatto di offrire rendiemnti più elevati rispetto al debito denominato in dollari, quanto per il possibile aprezzamento valutario.