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9/4/2012 | filippo.brunamonti
Il segreto del successo per un buon fund manager? Disporre di una gamma di fondi di vasta portata (oltre un miliardo di euro in asset) e ben radicati, riducendo la tipica frammentazione dei prodotti alla quale da tempo si assiste in area euro. A rivelarlo è un report condotto dall'agenzia di rating Fitch, secondo cui la chiave per una buona tenuta di strada sull'asfalto sdrucciolevole del mercato è armarsi di fondi più grandi, che in termini di efficienza porteranno a risultati migliori rispetto ai più piccoli.
Chissà che gli investitori non prendano in parola i consigli di Fitch, d'altronde, come dichiara Aymeric Poizot, managing director, "oggi la priorità numero uno per i gestori di fondi è risultare efficienti in un mondo a crescita lenta". Quindi, "più navi ammiraglie si hanno dalla propria parte, più le opportunità di vittoria aumentano", soprattutto in Europa, dove il mercato è iperframmentato.
Basti pensare che dei 12.000 fondi transnazionali "domiciliati" in eurozona, solo 430 (il 3,5%) possiede più di 1 miliardo di euro in asset. Secondo Fitch, le case di investimento che aggregano un numero limitato di grandi fondi, come la Skagen in Norvegia o Carmignac in Francia, possono amministrare con maggior rigore le attività degli investitori. Ma, aggiunge il report, avere un'altra concentrazione di fondi importanti non rende esenti da lati negativi: le compagnie potrebbero comunque essere esposte a fonti di rischio.
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