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4/20/2012 | Massimo Morici
Dalla metà di marzo è tornato il nervosismo sui mercati equity mondiali. Le preoccupazioni sui conti della Spagna, i dati macro degli USA non proprio entusiasmanti e il Pil cinese all'8,1% hanno creato un senso di disagio tra gli investitori. L'umore dei mercati è diventato cupo molto velocemente e il ricordo del rally del primo triemstre è subito sbiadito. Si potrà tornare indietro?
“Noi continuiamo a rimanere costruttivi sui ritorni nei mercati azionari mondiali. Primo da un punto di vista tecnico in prospettiva i mercati sembrano essere ipervenduti. Vari segnali dagli addetti ai lavori, infatti, indicano che siamo vicini alla fine di questa fase. Secondo, il valore relativo delle azioni alle obbligazioni è estremo, a testimonianza della crescente popolarità dei fondi di reddito”, spiega ad AdvisorOnline Neil Robson, gestore azionario globale di Threadneedle.
"Terzo, sul fronte macro mentre i dati USA non hanno sorpreso positivamente assistiamo a una ripresa economica stabile. Le società continuano a prosperare in questo ambiente. Questa settimana è iniziata la stagione delle trimestrali e le prime indicazioni suggeriscono che tutto va bene nel mondo corporate e che assisteremo a un incremento dei dividendi".
E la Spagna? "Saranno necessari nuovi capitali, ma la seconda operazione LTRO della Bce ha ridotto il rischio di finanziamento e possibili problemi sistemici. Guardando all'andamento dei mercati azionari da inizio anno a oggi, la Spagna ha perso il 16% ma la Germania è su del 15% e solo l'Italia è in territorio negativo oltre a Madrid in Europa”.
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