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10/20/2017
Non si arresta la corsa degli investitori agli Etp. I flussi a livello globale nel terzo trimestre hanno raggiunto 126 miliardi di dollari e hanno portato la raccolta da inizio anno a 458 miliardi di dollari, un dato superiore alla raccolta complessiva nel 2016 di 378,4 miliardi di dollari. I numeri emergono dall’ultima edizione del BlackRock ETP Landscape, che illustra l’andamento globale del mercato dei replicanti nel mese di settembre 2017. Passando alle principali evidenze di settembre, nel corso del mese si sono registrati flussi record negli Etp obbligazionari con runa raccolta di 12,7 miliardi di dollari (126,4 miliardi da inizio anno), trainata da un crescente interesse per i fondi governativi Usa di lungo termine e dall’obbligazionario high yield.
A settembre le esposizioni azionarie emergenti allargate hanno accelerato a 3,9 miliardi di dollari, segnando un nuovo record annuale e il miglior livello di flussi mensili da maggio, nonostante il modesto rafforzamento del dollaro USA. Quanto ai prodotti domiciliati in Europa, il report evidenzia come il rafforzamento del dollaro nel corso del mese di settembre potrebbe aver incoraggiato gli investitori statunitensi a riposizionarsi sui mercati azionari domestici. "Settembre è stato un altro mese positivo per gli ETP azionari quotati in EMEA segnando il tredicesimo mese di afflussi consecutivi. Tuttavia, l'appetito degli investitori americani per le azioni europee pare essersi raffreddato. Con il rafforzamento delle prospettive di crescita europea, sembra che la valuta stia giocando un ruolo crescente nell’orientamento dei flussi” ha spiegato Patrick Mattar, del team capital markets EMEA di iShares, divisione di BlackRock dedicata agli Etf.
D’altro canto, sull’onda di speculazioni che un imminente aumento dei tassi negli Stati Uniti migliorerà la redditività delle banche, gli ETP domiciliati in EMEA con esposizione al settore finanziario statunitense hanno registrato a settembre i maggiori afflussi di sempre (+0,5 miliardi di dollari). “Tali flussi sono stati così consistenti da compensare le fuoriuscite registrate a livello di tutti gli altri fondi settoriali, rendendo positivo il saldo della raccolta degli ETP settoriali statunitensi quotati in EMEA” prosegue Mattar. "Settembre è stato l'ottavo mese consecutivo di afflussi su ETP sui mercati emergenti domiciliati in EMEA. La maggioranza dei flussi ha riguardato esposizioni allargate, in quanto gli investitori stanno ampliando la gamma di veicoli utilizzati per accedere ai mercati emergenti. I contratti futures sui mercati emergenti sono sempre più onerosi, tanto che gli investitori potrebbero considerare gli ETF come strumenti equivalenti ed efficienti dal punto di vista dei costi” prosegue l’esperto.
Quanto all’oro, a settembre si sono registrati i primi deflussi da dicembre 2016 in Europa, diversamente da quanto accade negli USA. “Sembra che negli Stati Uniti negli ultimi due mesi gli investitori si siano concentrati sulla protezione dei portafogli, mentre gli europei abbiano incrementato l’allocazione verso asset rischiosi, diminuendo al contempo l'esposizione all'oro” conclude Mattar. Quanto agli Etf settoriali, quelli che offrono un'esposizione a società globali che potrebbero beneficiare dell'aumento dell'uso della robotica hanno registrato la migliore raccolta di sempre, pari a 780 milioni di dollari.
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