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7/20/2017 | Davide Mosca
Gli investitori continuano a mostrare fiducia nei confronti degli strumenti passivi che a fine giugno hanno toccato quota 54 miliardi di euro di raccolta in Europa. I trend monitorati dagli analisti di Amundi ETF denotano per il mese di giugno una prosecuzione della preferenza per le azioni, a cui è attribuibile il 65% dei flussi, pari a 34 miliardi di euro dal primo gennaio 2017 a oggi. Il dettaglio relativo agli ETF azionari mostra uno spostamento degli investitori in termini geografici dagli strumenti focalizzati sugli Stati Uniti a quelli concentrati sull'Europa per effetto della stabilizzazione politica in corso nel Vecchio Continente e per il miglioramento dei fondamentali economici. 17,5 sono invece i miliardi di euro raccolti dagli ETF sul reddito fisso per cui il favore degli investitori va alle obbligazioni dei Paesi emergenti con quasi 7 miliardi di euro nel primo semestre.
Il dato reativo agli ETF che si concentrano sulle commodity rivela inoltre flussi da inizio anno pari a 2,5 miliardi. Un risultato, quello relativo alle materie prime, che, seppur apparentemente modesto in termini assoluti, rappresenta già l'equivalente dell'intera raccolta dell'anno 2016. "I flussi da inizio anno sui prodotti Smart Beta - si legge infine nella nota emessa da Amundi ETF - si attestano a 2,2 miliardi di euro, con un’attenzione particolare per i fattori Value e Mid Cap, in linea con il trend osservato nel primo trimestre."
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