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Etf in recupero a giugno, in rialzo gli azionari

7/10/2015

E' quello che emerge dal barometro mensile di Lyxor, relativo al sesto mese dell'anno


Recuperano i giugno i flussi legati al mercato europeo degli Etf. E' quello che emerge dal barometro mensile di Lyxor, relativo al sesto mese dell'anno.

 

La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) si è attestata a 1,5 miliardi di euro, dopo un maggio negativo in cui si sono registrati deflussi per 13 milioni. Le masse in gestione totali sono in aumento del 18% rispetto alla fine del 2014 e raggiungono quota 430 miliardi, compreso il persistente notevole contributo della performance di mercato (+10%). In un contesto di crescente volatilità, soprattutto per i tassi d'interesse, gli investitori disinvestono dalle obbligazioni per privilegiare gli Etf azionari che pongono enfasi sulle regioni e sui Paesi "più sicuri".

 

I flussi degli Etf azionari hanno evidenziato un significativo rialzo raggiungendo quota 3,1 miliardi a fronte di 742 milioni di afflussi registrati il mese scorso. Gli investitori hanno privilegiato gli Etf su azioni dei mercati sviluppati con 4,1 miliardi di afflussi. Gli investimenti relativi agli Etf europei hanno raggiunto 3,2 miliardi e hanno evidenziato un aumento dei flussi sia gli Etf nazionali sia quelli regionali, con gli afflussi concentrati sui Paesi europei core in un contesto caratterizzato da volatilità.

 

Gli afflussi hanno toccato quota 1,2 miliardi per la Germania, 378 milioni per il Regno Unito a seguito delle elezioni, 189 milioni per la Svizzera e 1,3 miliardi per gli Etf della regione europea. Anche i flussi statunitensi hanno messo a segno un rimbalzo, sebbene più contenuto (367 milioni), mentre quelli giapponesi continuano a essere sostenuti (413 milioni). Il rally che ha interessato i mercati emergenti a maggio è stato di breve durata, con 472 milioni di deflussi a giugno principalmente concentrati sui fondi indicizzati ampi e sui titoli azionari asiatici, poiché i mercati azionari cinesi hanno ceduto il 14% il mese scorso. L'unica eccezione significativa è stata rappresentata dall'India, con 240 milioni di afflussi.

 

I disinvestimenti relativi agli Etf a reddito fisso hanno continuato ad aumentare (-1,7 miliardi) e hanno perlopiù riguardato i mercati sviluppati in un contesto di forte incertezza rispetto all'andamento dei tassi d'interesse dovuto alle tensioni relative al rendimento del Bund alla fine di maggio e alla crisi del debito greco. I titoli di Stato europei hanno evidenziato deflussi per 705 milioni, mentre per gli Etf obbligazionari emergenti gli stessi sono stati pari a 245 milioni. Per quanto concerne le obbligazioni societarie, i disinvestimenti hanno perlopiù riguardato il segmento investment grade con 403 milioni, mentre per la componente high yield i deflussi si sono fermati a 80 milioni.

 

I flussi relativi alle commodity e agli Etf broad sono stati positivi (rispettivamente 95 milioni e 139 milioni), mentre i metalli preziosi hanno visto deflussi per 43 milioni.

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