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Rischio cambio? Un'opportunità se ben gestito

4/13/2015 | Francesco D'Arco

Il mercato delle valute? Sarà sempre più al centro delle scelte di portafoglio, sia dal punto di vista dei rischi. Sia per quanto riguarda le opportunità. Ad affermarlo Simone Rosti (UBS ETF), che annuncia ad Advisoronline il lancio di un nuovo strumento e l'avvio di un roadshow.


Il mercato delle valute? Sarà sempre più al centro delle scelte di portafoglio, sia dal  punto di vista dei rischi. Sia per quanto riguarda le opportunità. "La gestione del rischio cambio è ormai fondamentale nella gestione dei portafogli dei clienti" spiega ad AdvisorOnline.it Simone Rosti, responsabile Italia di UBS ETF che ricorda, ad esempio, i recenti effetti delle valute sull'investimento azionario in franchi svizzeri: "Se osserviamo le performance da inizio anno di un investimento in equity svizzero coperto dal rischio cambio, rispetto a un investimento 'aperto', ci troviamo di fronte a una divergenza di performance di ben 16 punti percentuali a favore di chi ha investito senza copertura" spiega Rosti. "Se pratichiamo lo stesso confronto tra un investimento azionario in yen non coperto dal rischio cambio e uno, invece, provvisto di copertura, in tre anni ci troviamo di fronte, rispettivamente, ad una performance del 66% e del 85%. È evidente che la gestione del patrimonio non può non prendere in considerazione il mercato delle valute. La divergenza tra strumenti coperti e non si riscontra ormai in qualunque tipo di asset class: azioni, obbligazioni, commodity".

 

Proprio per questo, secondo il manager di UBS ETF, è essenziale in qualsiasi fase di mercato prevedere anche l'opzione "hedged". Da qui "la decisione di proporre sul mercato italiano ben nove etf con copertura dal rischio cambio: sei sono legati a sottostanti azionari, uno è obbligazionario, uno è legato al mercato delle commodities, uno è uno strumento multi-asset" spiega Rosti, che per i prossimi mesi annuncia il debutto anche di un secondo etf obbligazionario hedged, legato a emissioni obbligazionarie corporate in dollari con duration 1-5 anni. 

 

“Crediamo molto in questo approccio”, ribadisce Rosti. “Di frequente gli investitori non tengono in debita considerazione l’impatto che l’oscillazione dei tassi di cambio può avere sui loro rendimenti. E questa mancanza di consapevolezza è diffusa soprattutto sull'asset class obbligazionaria, dove, invece, l'impatto può essere anche più forte. Non a caso questo sarà uno dei temi al centro del prossimo road show che UBS ETF organizzerà a Roma e Milano il 20 e 21 aprile”.

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L'importanza strategica assegnata da UBS ETF alla gamma hedged è confermata dalla presenza di un etf hedged multi asset, unico nel suo genere, che applica la la strategia proprietaria MAP". 

"Con la strategia Multi Asset Portfolio" conclude il responsabile Italia di UBS ETF "l’ETF offre la possibilità di avere contemporaneamente un’esposizione, ponderata per il rischio, ad azioni, obbligazioni, commodity e – in tempi di forti oscillazioni –liquidità con target di volatilità massima del 7%. La strategia applica il principio della risk parity; di conseguenza, ogni asset class viene ponderata in misura della sua volatilità e contribuisce in modo uguale al rischio complessivo assunto dall’ETF. Un siffatto strumento può risentire in modo molto sensibile all’andamento del tasso di cambio euro-dollaro".

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