Crisi Ucraina: ecco gli effetti sugli investitori "sofisticati"
9/4/2014
L'ultimo report BOOST S&L ETF/ETP Global Flows fotografa i flussi e le tendenze ad agosto degli investitori ETP short e leverage che forniscono informazioni importanti sul sentimento di mercato
La crisi in Ucraina ha spinto gli investitori ad adottare un posizionamento tattico, con un atteggiamento contrarian a guidare posizioni rialziste nelle azioni Europee, e con un’esposizione sul mercato azionario degli Stati Uniti ridotta. E’ quanto emerge nell’ultimo report BOOST S&L ETF/ETP Global Flows che fotografa i flussi e le tendenze degli investitori in ETP short e leverage. Questo tipo di strumenti tendono a essere tenuti in portafoglio per un periodo più breve di tempo e utilizzati per un posizionamento più tattico: i dati relativi ai flussi e alle masse, quindi, possono fornire informazioni importanti sul sentimento di mercato di una varietà di investitori relativamente sofisticati che vantano un patrimonio in gestione tramite ETP S&L di 60 miliardi di dollari, rimasto ad agosto essenzialmente invariate dalla fine di luglio e in lieve crescita (+3%) dalla fine di dicembre 2013.
Ma entriamo nel dettaglio. Nell’azionario emerge il netto contrasto di riposizionamento tra gli Stati Uniti (ribassista) e l’Europa (rialzista) che, si legge nel report, è stato probabilmente guidato da un atteggiamento contrarian scaturito negli investitori in seguito alla crisi in Ucraina: i nuovi massimi raggiunti dallo S&P 500 e dal Nasdaq 100 nel mese di agosto potrebbero avere spinto gli investitori a ridurre le proprie esposizioni su questi indici, indirizzandoli, al contrario, verso benchmark più performanti come l'EURO STOXX 50, il DAX 30 e il FTSE 100. Un posizionamento opportunistico verso mercati più inclini alla guerra tra l'Ucraina e la Russia, prosegue lo studio, è stato evidente nella presa di posizione rialzista verso i mercati azionari tedeschi e russi.
Nel reddito fisso, invece, l’atteggiamento rispetto al debito pubblico tedesco è stato marcatamente ribassista, a causa anche dell'eccessivo ribasso dei rendimenti dei Bund (meno dell’1% sui 10 anni e con un rendimento negativo sui 2 anni), mentre verso il debito USA il quadro è piuttosto contrastato dal punto di vista del sentiment: mancando la convinzione, gli afflussi in ETP long - pari a 394 milioni di dollari - hanno coinciso con i 291 milioni di dollari di afflussi in posizioni short.