Si rileva una maggiore trasparenza in materia di prestito titoli negli Etf a replica fisica. Ma ci sono altre novità. Ecco i principali risultati dello studio
È ormai assodato che il prestito titoli negli Etf a replica fisica comporti rischi di controparte e del collaterale, simili a quelli inerenti l’uso di swap negli Etf sintetici. Si tratta, quindi, di una consapevolezza che ha condotto le autorità di vigilanza a indurre gli emittenti di Etf a migliorare la trasparenza sulle pratiche di prestito titoli. In Europa, circa il 45% di Etf a replica fisica ricorrono a queste operazioni. Dopo gli appelli dell’Esma, l’autorità europea di vigilanza sui mercati , Morningstar ha condotto uno studio su 10 emittenti, trovando una maggiore trasparenza tra alcuni di essi, ma valutando ancora ampi margini di miglioramento nell’industria dei fondi.
Ad esempio, il controllo normativo e la pressione degli investitori hanno portato miglioramenti in termini di trasparenza. Alcuni provider ora pubblicano sui loro siti web, a disposizione degli investitori, maggiori informazioni sui fondi. Molte resistenze riguardano ancora l’identificazione della controparte; ma l’Esma ha previsto che sia redatto un elenco delle controparti, da pubblicare, una volta l’anno, nelle relazioni del fondo. Inoltre, un numero maggiore di emittenti fornisce una sorta di polizza assicurativa o altre forme di protezione contro il fallimento eventuale della controparte e molti altri si stanno muovendo per fare lo stesso nel prossimo futuro.
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