Tempo di lettura: 2min

ETF, nuove regole e nuovi costi grazie ad ESMA

7/30/2012 | Marcella Persola

E' partita la consultazione con le nuove regole per il mondo degli ETF, targata ESMA. Ma secondo uno studio di Edhec Risk Institute una delle conseguenze potrebbe essere...


Nuove regole per gli ETF. L'Esma (European Securities and Market Authority) ha pubblicato, difatti, settimana scorsa il documento di consultazione che contiene le linee guida per i prodotti Ucits e quelli ETF. 
In particolare secondo quanto riporta Morningstar sono tre gli elementi chiave positivi per gli investitori: 
 
1) la condivisione dei guadagni derivanti dal prestito titoli;
 
2) disponibilità e trasparenza delle informazioni sull'indice di riferimento; 
 
3) chiara definizione dell'etichettatura 
 
Cosa vuol dire in dettaglio?
 
Sul primo aspetto l'Esma chiederà ai gestori di girare tutte le performance generate dal prestito titoli, al netto dei costi, direttamente al fondo. I proventi quindi non potranno essere più trattenuti dalle sgr ma dovranno essere passati agli aderenti al fondo. Gli aderenti agli Etf, ad esempio, dovranno ricevere il 100% del guadagno al netto dei costi. Sul secondo punto invece Esma chiederà alle società di evidenziare in modo più trasparente la composizione degli indici; in questo modo l'investitore potrà rendersi conto su quali asset sono esposti o cosa possiedono. Infine Esma raccomanda che i replicanti Ucits debbano utlizzare l'etichetta "Ucits ETF" in modo da essere facilmente identificabili dai risparmiatori. 
 
Uno dei componenti di ESMA, Steven Maijoor ha detto riguardo al nuovo documento in consultazione che: " queste linee guida hanno lo scopo di aumentare la protezione degli investitori e armonizzare le pratiche regolamentari diffuse nel settore dei fondi in tutta Europa. Queste (linee guida, ndr) aumentano il livello di qualità delle informazioni fornite agli investitori di Ucits, chiarificano il criterio della gestione di transazioni collaterali come i prestiti, l'utilizzo di OTC e derivati, e altro". 
 
Ma non tutti sembrano aver accolto positivamente queste linee-guida. Ci sono infatti degli aspetti imputabili all'applicabilità delle stesse che non sarebbero di second'ordine. A evidenziarle è uno studio di Edhec Risk Institute, una divisione della business school francese Edhec, che evidenzia come le nuove regole cambieranno il business model dei provider di ETF sintetici. E quest'oggi dalle pagine del FTfm si nota come una delle primei elementi sui quali agiranno questi operatori saranno proprio le fee. E' possibile quindi che, se tutte dovesse rimanere come tale, tra due mesi uno dei primi effetti che gli investitori vedranno è l'aumento delle commissioni. 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?